29 Settembre 2017

Sanità, arriva un servizio domiciliare per assistere 400 pazienti dimessi. Intanto esce il bando per far partire il “Dopo di noi” VIDEO


Chi esce dall’ospedale ma ha ancora bisogno di assistenza, potrà usufruire del nuovo pacchetto di servizi fornito dalla Società della salute pratese. Grazie all’aggiudicazione di un bando di Fondi sociali europei, la nostra provincia avrà a disposizione per i prossimi 2 anni 700mila euro per garantire una continuità di sostegno a 400 pazienti dimessi.
L’80% dei servizi sarà di tipo domiciliare, l’altro 20% si dispiegherà in strutture di tipo residenziale-assistenziale, le cosiddette Rsa. Una garanzia che si aggiunge al servizio delle “cure intermedie” già fornite sul territorio (24 posti nel palazzetto ex Infettivi del Misericordia e Dolce più i 30 che si aggiungeranno la prossima primavera nella struttura di Narnali NdR) e che, in tempi di dimissioni sempre più rapide dai reparti ospedalieri, mira ad evitare le recidive dei pazienti e a stabilizzare il percorso di cura dopo la fase acuta. Grazie a queste risorse europee e per l’attuazione di questo nuovo servizio, la Società della salute pratese assumerà a tempo determinato un impiegato amministrativo e un assistente sociale, mentre per quanto riguarda gli operatori sociali, saranno impiegati quelli già in servizio presso l’Asl Toscana centro.

Ascolta l’intervista al direttore della Società della salute pratese Michele Mezzacappa

Novità anche per la legge Dopo di noi, che si occupa del futuro delle persone disabili rimaste sole. La Società della salute ha pubblicato oggi il bando relativo alla coprogettazione (LEGGI) di servizi invitando a partecipare tutti i soggetti, pubblici o privati, che abbiano come obiettivo il sostegno ai cittadini con disabilità. 645mila euro le risorse sia governative che regionali a disposizione per i prossimi tre anni, cui si aggiungono gli 84mila messi sul piatto dalla Società della salute stessa. Si privilegeranno progetti che puntano, per esempio, alla coresidenzialità, creando per queste persone una seconda opzione rispetto al ricovero in strutture sanitarie pubbliche dopo il decesso dei familiari che se ne siano occupati fino a quel momento.

Ascolta l’intervista a Michele Mezzacappa e all’assessore alla Politiche sociali del comune di Prato Luigi Biancalani

Lucrezia Sandri

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