3 Novembre 2017

Dopo di noi, la svolta: comincia la fase di progettazione a Prato. Ecco chi sono i soggetti coinvolti


La Società della salute ha reso noti i partner e i sostenitori ammessi alla fase di coprogettazione per la Legge 112 del 2016, meglio conosciuta come Dopo di noi per il futuro delle persone disabili rimaste sole. La partecipazione al bando, che era stato pubblicato a fine settembre, prevedeva come condizione necessaria la redazione di un progetto. Le prosposte si suddividevano in due percorsi, a seconda che si trattasse di partner progettuali o di soggetti sostenitori (ovvero quelli che non parteciperanno alla progettazione esceutiva, ma che daranno un apporto al progetto stesso). Per quanto riguarda i primi, dunque, i soggetti selezionati sono: AIPD Prato Associazione Italiana Persone Down; Consorzio Metropoli onlus (si tratta di un cosorzio di area vasta che su Prato comprende le cooperative Alice e Pane e Rose. Alice è stata candidata capofila di tutto il raggruppamento); Fondazione Opera Santa Rita; Consorzio Astir. Per quanto riguarda i sostenitori: Fish Toscana onlus; Margherita Società cooperativa sociale; New Naif cooperativa sociale; Orizzonte Autismo onlus.

Tutti questi soggetti a partire da lunedì, quando si svolgerà il primo incontro nella sede della Società della salute, e fino al 14 novembre, avranno il compito di sedersi ad un tavolo e redigere un unico progetto da spedire alla Regione, alla quale spetta l’ultima parola prima dell’erogazione delle risorse (645mila euro quelle sia governative che regionali a disposizione per i prossimi tre anni, cui si aggiungono gli 84mila messi sul piatto dalla SdS). Il documento dovrà comprendere al proprio interno una progettualità che sia rispettosa dei seguenti tre ambiti: a. percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine (periodi medio-brevi di deistituzionalizzazione se il soggetto con disabilità si torva all’interno di un istituto pubblico; forme abitative medio-lunghe supportate da educatori), b. interventi di supporto alla domiciliarità (cohousing con altri soggetti disabili, gruppi di appartamento, inserimenti lavorativi), c. programmi di accrescimento della consapevolezza di sé e sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia.

“Finalmente entriamo nella fase operativa del Dopo di noi – commenta il direttore della Società della salite Michele Mezzacappa – ci aspettano giornate impegnative, non è mai facile progettare insieme a più soggetti, ma crediamo in questo intervento di civiltà”.

Lucrezia Sandri

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