25 Novembre 2017

Mega discarica di rifiuti non selezionati: sigilli ad un impianto di recupero a Viaccia: FOTO


Un’azienda, gestita da un soggetto italiano, in via di Montemurlo a Prato, è stata chiusa da Polizia municipale e Arpat in seguito ad un controllo interforze. All’interno del capannone, autorizzato al recupero dei rifiuti, erano state stipate quasi 800 tonnellate di rifiuti, tra cui, per la maggior parte, scarti tessili, ma anche cartone, profilati in plastica, cartelli stradali in metallo, materiale elettrico, rifiuti urbani. L’azienda avrebbe dovuto, invece, selezionare e tenere in aree appositamente separate e distinte le varie tipologie di rifiuti, per permettere le successive operazioni di recupero.  Come mostrato dalle foto, il materiale, oltre ad essere stato accumulato indistintamente vanificando , di fatto, le buone pratiche di raccolta differenziata, raggiungeva quasi il colmo della copertura dell’edificio tanto da impedire l’apertura di alcune finestre.

(Foto: Arpat)

Unna vera e propria discarica, quella trovata all’interno del locale, con rischi di crollo e compromissione della sicurezza dei lavoratori. Per poter stipare un maggior numero di sacchi di rifiuti, i vari container scarrabili erano stati spostati nel piazzale esterno privi di copertura: i rifiuti su questi collocati erano così alla mercé di piogge e temporali.

Nel corso degli accertamenti sono state rilevate anche numerose violazioni da parte del personale dei Vigili del Fuoco, per la mancanza di presidi antincendio. Il personale ARPAT e del nucleo di Polizia Ambientale della Polizia Municipale hanno effettuato il sequestro dell’immobile e denunciato il titolare per la gestione illecita di rifiuti.

LS

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