Olio e razza bovina Calvana: a Montemurlo si parla di valorizzazione dei prodotti d’origine VIDEO


Un convegno per riportare le produzioni tipiche locali al centro dell’attenzione. E’ quello che si è svolto al Centro giovani di piazza Don Milani, a Montemurlo, nell’ambito della 23esima edizione della Festa dell’olio da poco conclusasi e moderato dall’assessore comunale di Montemurlo con delega alla Promozione del territorio Giuseppe Forastiero. “Olio e non solo: agricoltura e zootecnia nell’area pratese”, questo il titolo dell’incontro di stamattina che ha voluto, prima di tutto, concentrarsi sulla valorizzazione di prodotti d’origine pratesi come l’olio e la razza bovina Calvana, capaci di dare un contributo in termini di economia e di qualità della vita ai territori e alle loro comunità.

Ascolta l’intervista al professor Giovanni Belletti (Università di Firenze) e all’economista Federico Logli

Fondamentale il ruolo della governance nella creazione di una rete di produttori e nella valorizzazione della tipicità. Istituzioni che vengono invocate anche dai produttori d’olio della Toscana, alle prese con un alimento di altissima qualità ma dagli ingenti costi di produzione.

Ascolta cosa ha detto in proposito l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi, presente al convegno:

Inevitabile, all’interno del convegno, un focus sull’olio nuovo della provincia pratese, che con i suoi 2000 ettari di oliveti contribuisce per il 2% alla produzione di oro verde dell’intera Toscana: cifre contenute per quanto riguarda la quantità dell’olio di quest’anno, ma ottime la resa e la qualità con aromi dal piccante al fruttato che stanno deliziando intenditori e consumatori. Una curiosità: la differenza tra olio di Montemurlo e olio di Carmignano? “Sfugge anche al palato più raffinato”, riferisce l’agronomo Ugo Damerini

LS

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