17 Gennaio 2018

Addio a don Bruno Belli, per 53 anni parroco di Casale. Lasciata la parrocchia era diventato volontario della mensa dei poveri


Un altro lutto ha colpito la Chiesa di Prato. Dopo la morte di don Stefano Faggi, avvenuta ieri mattina, la Diocesi annuncia la scomparsa di don Bruno Belli, storico parroco di Casale.

Il sacerdote è deceduto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 17 gennaio, all’ospedale di Prato, dove era ricoverato da un paio di giorni. Aveva 95 anni, settanta di questi vissuti da prete. Fu infatti ordinato il 29 giugno 1947 nel duomo di Pistoia dal vescovo Giuseppe Debernardi. Don Bruno era nato nel 1922 a San Giusto di Prato e la sua vocazione nasce in un ambiente familiare di fede. Fin da piccolo è stato chierichetto e a dodici anni decise di entrare in Seminario.

Una volta ordinato sacerdote prestò servizio come vice parroco prima a Sofignano e poi a Santa Maria del Soccorso. Nel 1953 arriva il suo primo, e unico, incarico di parroco a San Biagio a Casale. Una comunità che don Belli ha guidato per 53 anni. Il legame con la gente del paese è stato profondissimo, «a Casale – ha sempre raccontato don Bruno – ho trovato la mia grande famiglia. Ho battezzato e conosciuto generazioni di parrocchiani ai quali ho voluto un gran bene». Un affetto ricambiato recentemente in occasione del settantesimo anniversario di sacerdozio, festeggiato con una cena in suo onore nei locali parrocchiali assieme agli abitanti di Casale e al suo successore don Domenico Guastalegname.

Nel 2006 don Bruno lascia la parrocchia per limiti di età e inizia a celebrare la messa del mattino in cattedrale. Viene a sapere che l’associazione La Pira cerca volontari per la mensa dei poveri e a più di ottant’anni si mette a servire pasti ai più bisognosi.
Il 10 novembre 2015, giorno della visita di papa Francesco a Prato, è tra i sacerdoti anziani salutati dal pontefice in cattedrale. In quella occasione papa Bergoglio ebbe un simpatico scambio di battute con lui.

 

Don Belli e papa Francesco il giorno della storica visita a Prato del pontefice

 

Negli ultimi anni aveva lasciato la Casa del Clero per andare a vivere alla Rsa delle suore di Iolo in via Saffi. Due giorni fa è stato ricoverato in ospedale per un problema di salute dovuto all’età avanzata.

Giovedì 18 gennaio, la salma di don Belli sarà esposta, prima nella cappella della Rsa di via Saffi, dove alle 17 viene celebrata una messa in suffragio, e poi dalle 18,30 alle cappelle del commiato della Misericordia in via Convenevole. Alle ore 21 è in programma la recita del rosario con il vescovo Agostinelli. Venerdì 19 gennaio alle ore 15 in cattedrale si terranno i funerali presieduti dal Vescovo e concelebrati dal clero diocesano.

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Marco Giraldi
Marco Giraldi
6 anni fa

Scrivo per il triste lutto che ha colpito nuovamente la Chiesa Pratese perché Mercoledì ci ha lasciati il decano del clero pratese ovvero Don Bruno Belli alla bella età di 96 anni e 70 anni di sacerdozio(eri nato nel 1922 a San Giusto a Prato e fosti ordinato sacerdote nel 1947 da Monsignor Giuseppe De Bernardi). Nel 1953 fu nominato parroco a San Biagio a Casale fino al 2006 quando lasciò per limiti d’età e prese il suo posto il giovane Don Domenico Guastalegname dopo quattro anni che era Vice parroco a San Bartolomeo a Coiano. Don Bruno si mantenne attivo celebrando Messa e prestando servizio alla mensa dei poveri ”Giorgio La Pira”. Fu presente in Duomo quando ci fu la visita lampo di Papa Francesco Martedì 10 Novembre 2015 e partecipava agli incontri mensili dei “The di Toscana Oggi” dove prendevi la parola per dire la sua opinione sempre perché seppure anziano la testa era lucida ed era sempre accompagnato e accudito dalla nipote Lucia che presta il suo servizio da cuoca in seminario vescovile Da qualche tempo aveva lasciato la Casa del Clero per trasferirsi definitivamente al pensionato gestito dalle suore domenicane di Iolo. Ora sei in cielo insieme al tuo confratello Don Stefano Faggi venuto a mancare Martedì all’età di 59 anni dopo una lunga malattia. Di lassù oltre a riposare e gioire nel Signore pregate e intercedete per noi carissimi confratelli