8 Febbraio 2018

Trattamento inerti, il Comune risponde a Confartigianato: “Votata a gennaio 2016 la variante per l’individuazione dell’area”


“La difficoltà delle imprese edili pratesi per la mancanza di un’area inerti è ben nota all’amministrazione. Per questo, dopo anni in cui la politica non si è assunta la responsabilità di una decisione nel merito, si è lavorato per risolvere il problema in modo strutturale, ovvero lavorando per individuare in modo definitivo un’area nel territorio comunale da destinare al trattamento inerti”. Così il Comune di Prato risponde all’allarme lanciato dal presidente degli edili di Confartigianato, Stefano Crestini.

“Sin dal 2014 il Comune – prosegue la nota dell’amministrazione comunale – si è attivato con tutti gli enti, in particolare Regione e Provincia, per individuare l’area più adatta da un punto di vista ambientale e urbanistico. E’ di gennaio 2015 l’intesa preliminare all’accordo di pianificazione tra Comune, Provincia, Regione e Sovrintendenza con l’individuazione di due aree adeguate al trattamento inerti, tenendo conto della lontananza dagli insediamenti abitativi, della tutela del paesaggio e dei vincoli idrogeologici, ambientali e paesaggistici. Dopo i doverosi approfondimenti tecnici, in particolare sull’impatto ambientale, è stata valutata come l’area più adatta quella al confine con l’autostrada A11 e il casello Prato ovest. Quest’area è stata al centro della conferenza di copianificazione e il 21 gennaio 2016 il Consiglio comunale ha approvato la Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico per l’individuazione dell’area da destinare ad impianti di trattamento inerti non pericolosi. Analogamente anche Regione e Provincia hanno modificato i loro strumenti di pianificazione territoriale (Pit regionale e Ptc provinciale) per accogliere la destinazione dell’area a trattamento inerti. L’area è ora oggetto di un Piano di insediamento produttivo di iniziativa pubblica in fase di approvazione”.

“L’Amministrazione ritiene che il presidente degli Edili di Confartigianato Imprese Stefano Crestini abbia ragione nel lamentare le difficoltà delle aziende edili, ma sbaglia nel dichiarare che non è stato risolto il problema alla fonte. Dopo anni di promesse e nessuna azione concreta questa amministrazione per la prima volta ha individuato un’area per il trattamento inerti. L’Amministrazione comprende le lamentele del Presidente Crestini: se questa operazione fosse stata fatta da chi amministrava negli anni precedenti con programmazione e lungimiranza, oggi sicuramente per gli edili ci sarebbe stata una risposta nell’immediato, ma adesso una soluzione strutturale c’è.”

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