15 Giugno 2018

Lavori in corso alla chiesa della Sacra Famiglia: si parte dal tetto. Cantieri chiusi entro la fine di agosto FOTO


Sono partiti ufficialmente, il 4 giugno scorso, gli interventi per il recupero della chiesa della Sacra Famiglia. Macchinari al lavoro per ripulire il rivestimento esterno del tetto – usurato da agenti atmosferici e infiltrazioni – e applicare sopra uno strato in Pvc in pasta bianca, impermeabile e antiriflesso. Circa 1700 metri quadri di superficie saranno quindi sostituiti, (2500 metri quadri contando anche i vicini locali parrocchiali), riportando la chiesa all’aspetto che aveva negli anni ’90. Altri interventi riguarderanno poi i lucernari, presenti sopra il tetto e nella parte laterale, mentre l’intera base della struttura in cemento armato e il campanile saranno riparati e tinteggiati. Il progetto – curato dall’architetto Ilaria Moretti e dall’ingegnere Stefano Anichini, con il supporto del geometra Paolo Buti – prevede la chiusura dei cantieri entro la fine di agosto: da settembre la Sacra Famiglia, chiesa costruita tra gli anni 60′ e ’70, tornerà quindi a splendere per la gioia del parroco, Don Giovanni Chiti e della comunità di fedeli. L’importo complessivo del lavoro ammonta a circa 200mila euro: il 60% circa sarà finanziato con le risorse dell’8 per Mille della Cei. “E’ una gioia per tutti noi – commenta Don Giovanni -. Questo intervento era atteso da tempo: nel mese di settembre organizzeremo una grande festa per celebrare questa ‘rinascita’. Sarà sicuramente presente anche il vescovo”.

UN PO’ DI STORIA (dalla relazione storica dell’architetto Ilaria Moretti) – La chiesa della Sacra Famiglia si affaccia su piazza Papa Giovanni XXIII e su Viale Borgo Valsugana e risulta essere costruita nel 1961-1970 ad opera di Silvestro Bardazzi e Francesco Gurrieri, entrambi architetti dell’università di Firenze. La prima stesura del progetto risale al 1961. Nel 1962 la pontificia commissione per l’Arte Sacra concede l’approvazione definitiva, così come la Soprintendenza ai Monumenti e il Comune. Successivamente ha invece inizio una serie di vicende di ordine burocratico e amministrativo che allungano i tempi fino al 1968, anno in cui ottenuto un primo finanziamento i lavori vengono appaltati e iniziano. Dal progetto del 1961 niente viene modificato tranne la posizione del campanile che si sposta da appendice di una falda a struttura indipendente, separato dalla chiesa e costituito da setti verticali in cemento armato ai quali sono appese le quattro campane.

Completato nel 1970 l’edificio è un suggestivo blocco tronco piramidale a sette lati irregolari, su basamento in cemento armato di altezza variabile. I progettisti Silvestro Bardazzi e Francesco Gurrieri, avevano pensato alla struttura come ad una cupola appoggiata a terra. La copertura era in alluminio, studiata sempre dai progettisti per voler riprendere i colori del cielo in modo da non essere così incombente (viste le sue imponenti dimensioni). Questa fu molto criticata, si parlava addirittura di “latta” e venne poi modificata con i restauri degli anni novanta divenendo biancastra come il colore della pietra alberese della soprastante collina, come risulta essere attualmente.

gg

Galleria foto a cura di Alessandro Fioretti. 

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