The day after. Il giorno dopo il fallimento della trattativa per la cessione del Prato alla famiglia canadese Romano, la Prato sportiva s’interroga sugli scenari futuri riguardo la squadra di calcio della città. Nessuno ha voglia di parlare né vuole parlare, il presidente Paolo Toccafondi ha confermato il mancato arrivo del bonifico e delle fidejussioni previste dal preliminare di vendita. Anche il sindaco Matteo Biffoni preferisce non rilasciare dichiarazioni in attesa di attenti approfondimenti. Un giallo in piena regola, con Toccafondi pronto ad esibire tutta la documentazione riguardo gli impegni non rispettati da Romano e la propria volontà sancita nero su bianco nel preliminare vincolante di vendita di cedere la società all’imprenditore canadese. Nessuna dichiarazione nemmeno dal rappresentante pratese di Romano, Giuseppe De Luca. Tutto tace.
Intanto, nelle prossime ore il presidente Paolo Toccafondi dovrà decidere se inoltrare o meno la domanda di ripescaggio in serie C: la documentazione è già pronta, compresa la disponibilità dello stadio “Lungobisenzio”, già fornita dal comune di Prato nell’incartamento necessario all’iscrizione, già avvenuta, del Prato in serie D. Di fatto al Prato basterà effettuare il bonifico per la cifra a fondo perduto (trecentomila euro) e allegare le fidejussioni (una da trecento e una da trecentocinquamila euro) per dare corso alla richiesta di ripescaggio e avere la certezza, quasi matematica, di poter partecipare al prossimo campionato di serie C. Dal comune, invece, fanno sapere che non risulta un atto dovuto la concessione dello stadio Lungobisenzio al Prato, e che ci sono nuove manifestazioni di interesse da parte di altre società. Due versioni contrastanti, che potrebbero aprire scenari di una possibile “querelle” tra le parti. Insomma la questione Prato calcio è destinata a tenere banco anche nei prossimi giorni. Sono attesi nuovi sviluppi.
È un incubo….e non ci si sveglia Mai!!!
Ma icche’ si e’ fatto di male per meritarci tutto questo??????