13 Agosto 2018

L’annuncio di Panificio Toscano: “Rinunciamo alle esternalizzazioni e assumeremo i lavoratori della cooperativa”


Il Panificio Toscano ha deciso di rinunciare all’esternalizzazione e di avviare già a settembre l’assunzione di tutti i lavoratori della cooperativa Giano. Sembra chiudersi positivamente il braccio di ferro tra l’azienda del settore alimentare e i gli operai impiegati in una cooperativa esterna per la produzione del pane destinato ad essere venduto nei supermercati Unicoop Firenze.

In una nota Panificio Toscano dice di aver preso questa decisione perché si trova “al centro di una vicenda che rischia di danneggiarne l’immagine e al tempo stesso l’operatività”. Il riferimento è allo sgombero da parte della polizia di un presidio organizzato dai Cobas nella notte tra il 5 e 6 agosto durante il quale quattro manifestanti sono stati portati in Questura. I manifestanti accusarono gli agenti di aver agito “con violenza”. Una accusa prontamente smentita dal questore Alessio Cesareo, che intervenendo ai microfoni di Tv Prato ha affermato che “nessuno dei lavoratori presenti al presidio era un operaio del Panificio Toscano”.

E dunque anche se l’azienda conferma la legittimità degli accordi presi nel 2017, che portarono al subentro nell’appalto della cooperativa Giano, e contesta la strumentalizzazione fatta da Si Cobas, oggi intende superare quel modello organizzativo che non garantisce più la regolarità nella fornitura.

Panificio Toscano spiega così la decisione: “pur essendo l’esternalizzazione a soggetti terzi di una certa percentuale della propria attività consentito e favorito dalla legge, il sistema si è rivelato particolarmente complesso e di difficile gestione per una realtà imprenditoriale delle nostre dimensioni. Del resto anche a proposito della verifica fiscale, di cui gli organi di stampa hanno dato notizia, il Panificio Toscano è chiamato a rispondere di inadempimenti altrui per il ruolo di vigilanza che gli compete”.

Con questa scelta l’azienda si augura la sospensione delle forme di agitazione, “alle quali peraltro la maggioranza dei lavoratori non aveva aderito”, si legge ancora nella nota, in modo da poter procedere con le organizzazioni sindacali all’avvio delle trattative per le assunzioni previste.

Il sindacato Si Cobas definisce la decisione annunciata da Panificio Toscano “un risultato importante” ma conferma il proseguimento dello stato di agitazione, che continuerà “fino alla convocazione di un tavolo che includa la rappresentanza dei lavoratori che hanno lottato in queste settimane facendo venire a galla la realtà di sfruttamento che sta dietro alla produzione del pane che finisce sugli scaffali dei supermercati UniCoop”.

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