13 Dicembre 2018

Tragedia in un’azienda artigiana di Usella: 55enne morto mentre stava lavorando ad un macchinario FOTO


Incidente mortale sul lavoro questa notte in Val di Bisenzio. A perdere la vita un uomo di 55, anni, cittadino cinese, che stava lavorando ad un macchinario all’interno di un’azienda artigiana in via Terrarossa a Usella, nel comune di Cantagallo. Sul posto, attorno alle 1, sono intervenuti i vigili del fuoco di Prato e del distaccamento di Montemurlo in ausilio del 118, che ha inviato un’ambulanza della Misericordia di Vaiano e una della Croce Rossa di Vernio. Purtroppo per l’uomo non c’è stato niente da fare. I carabinieri ed il personale del Dipartimento medicina del lavoro dell’Asl stanno conducendo le indagini per ricostruire la dinamica dell’infortunio, occorso all’interno della W & K Plastic, un’azienda che recupera materie plastiche per macinazione, e ha dieci addetti. La vittima è lo zio del titolare e non risulta dipendente dell’azienda (lo è stato fino ad alcuni anni fa): si trovava da solo nel capannone, ad attività chiusa, per effettuare dei lavori di riparazione di una componente del macchinario. Durante le operazioni, sarebbe rimasto incastrato con il giubbotto in un tornio di grandi dimensioni, trascinato nella rotazione e sbattuto tra il tornio stesso, la parete e un altro macchinario, un trapano a colonne.  A dare l’allarme è stato il figlio 31enne della vittima, che non vedendo rincasare il padre, si è recato in azienda facendo la tragica scoperta. Il 31enne, sotto choc, è stato visitato da un’ambulanza ma ha rifiutato il trasporto in ospedale.

La Procura ha disposto il sequestro probatorio del macchinario in cui è rimasto incastrato l’operaio. L’azienda era già stata sottoposta a due controlli negli scorsi anni: un primo intervento dei tecnici del dipartimento di prevenzione della Asl risale al settembre 2014, su segnalazione dei vigili del fuoco. Due mesi dopo, su delega della Procura, gli ispettori della Asl sono tornati nella stessa azienda di Usella per gli accertamenti relativi a un infortunio sul lavoro pregresso. In quella circostanza furono ravvisate alcune irregolarità su altri macchinari e fu effettuato il sequestro temporaneo di una linea produttiva, che fu poi restituita dopo alcuni interventi di messa in sicurezza.
“Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente mortale di stanotte ma, da quanto si legge, se ne stanno definendo i contorni” dichiara Massimiliano Brezzo, segretario della Filctem-Cgil. ”La vittima non aveva titolo per lavorare lì. È andato a lavorare di notte, ma lo ha fatto da solo. E se il suo giaccone è rimasto impigliato, probabilmente non indossava l’abbigliamento adatto. Un mix di violazione delle norme – prosegue il sindacalista – che è diventato letale e si è portato via un’altra vita. Ci auguriamo che l’indagine possa far chiarezza sull’accaduto, ma purtroppo sarà sempre troppo tardi. E, visto che la vittima non era né dipendente nè titolare dell’azienda, ci aspettiamo -conclude Brezzo- una attenta verifica sui contratti di lavoro dei dipendenti”.

“Non è giusto morire di lavoro. Anche stavolta dobbiamo ripeterlo con dolore”. Così il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno sull’infortunio mortale avvenuto stanotte in un’azienda artigiana di Usella. Il primo cittadino, assieme a tutta l’amministrazione comunale, si stringe alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita, così drammaticamente. “Gli incidenti sul lavoro sono ancora una vergogna sociale nel 2018 e costituiscono un paradosso ingiustificato – aggiunge Bongiorno -. Questa disgrazia colpisce un territorio in cui l’attenzione per la sicurezza dei lavoratori è sempre stata alta, sia da parte delle istituzioni che delle imprese. La stessa azienda dove è avvenuta la tragedia è stata oggetto di ripetuti controlli – proprio per il tipo di lavoro che svolge – da parte di tutte le autorità preposte. Siamo sicuri che le indagini in corso sapranno ricostruire l’accaduto e accertare eventuali responsabilità”.

«Quando la morte arriva in un modo così tragico e violento, quando essa coglie un uomo mentre era al lavoro, quando tutto succede nel comune che hai amministrato per anni, le parole e i ragionamenti faticano ad emergere. Prevale lo smarrimento, il dolore per la perdita di una vita e soprattutto la rabbia per una tragedia che, come altre, forse si poteva evitare”. Così interviene Ilaria Bugetti, consigliere regionale e vicepresidente della commissione sviluppo economico, ed ex sindaco di Cantagallo.
“Anche grazie al progetto “Lavoro sicuro” della Regione Toscana , tante aziende sono state sottoposte a controlli severissimi che hanno portato a risultati più che apprezzabili sia sul tema della sicurezza che su quello della legalità. Anche la stessa azienda di Usella, come riferito dal sindaco, è stata più volte sottoposta a controlli. Il presidente Rossi, recentemente, ha dichiarato di voler andare oltre il progetto, lanciando l’idea di una vera e propria legge regionale, proposta sulla quale concordo. Nel caso della tragica morte sul lavoro di Usella saranno le indagini ad accertare dinamiche ed eventuali responsabilità. Intanto, credo che tutti, dalle istituzioni agli imprenditori, ai sindacati, debbano cercare di non abbassare la guardia e fare la propria parte per far vincere una cultura della prevenzione, cosa che, insieme ai controlli, può aiutarci a mettere un freno alle morti bianche. Sono vicina alla famiglia della vittima ed esprimo le più profonde condoglianze».

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