29 Gennaio 2019

Vecchio ospedale: tempi ancora incerti e minor risparmio per l’abbattimento


Seduta congiunta delle commissioni 3 e 4 – cui seguirà nella tarda mattinata anche una della commissione 6 – per discutere dell’abbattimento dell’ex Misericordia e Dolce a seguito della revoca dell’affidamento dei lavori di demolizione al gruppo composto dalla Daf Costruzioni Stradali, dalla Garc spa e dalla EdilMoter srl, che si era aggiudicato provvisoriamente il bando di gara. Le verifiche hanno fatto emergere che uno dei subappaltatori aveva subito due condanne per smaltimento illecito di rifiuti, causando così l’estromissione del gruppo a vantaggio della seconda classificata, ovvero la lucchese Del Debbio, assieme a Ciclat Val di Cecina e Gruppo Sei srl. Entro il 15 febbraio la Daf può presentare ricorso al Tar della Toscana, anche se lo stesso nel marzo 2018 si è espresso a favore di un committente in un caso analogo.
Se il gruppo deciderà di presentare ricorso il Tar entro un paio di settimana dovrebbe esprimersi sull’eventuale concessione della sospensiva.
Nel frattempo la commissione di gara procederà a valutare i criteri della Del Debbio per scongiurare eventuali irregolarità. Rispetto al primo aggiudicatario la Del Debbio aveva presentato un’offerta tecnicamente migliore ma meno vantaggiosa economicamente, con un ribasso del 19% sui 5 milioni e 600mila euro di bando. In pratica col nuovo aggiudicatario – se la Daf non presenterà ricorso o nel caso il Tar darà ragione all’Asl – ci sarà un minor risparmio di circa 1 milione e mezzo. Rispetto ad una stima di 3 milioni e mezzo prevista dall’affidatario revocato, i lavori con la Del Debbio costerebbero 4 milioni e 650mila euro, ai quali bisognerà aggiungere l’Iva. Altra questione è quella legata alla pinza, la maxi gru giunta scenograficamente in città la notte del 27 dicembre e al momento parcheggiata nell’area del vecchio ospedale. La macchina, acquistata dalla Daf dovrà lasciare Prato entro il 15 febbraio. L’arrivo e la successiva partenza non comporteranno alcun costo per l’Asl o il Comune, ma saranno a carico della stessa Daf. Le prossime saranno quindi ancora settimane di pratiche e cavilli burocratici e anche a febbraio non dovrebbero vedersi ruspe in azione.

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