Giornata mondiale del malato: la visita del vescovo Nerbini in ospedale VIDEO


In occasione della Giornata del malato, Monsignor Giovanni Nerbini si è recato al santo Stefano, dove ha passato una mattinata accanto ai degenti e alle neomamme, per un momento di vicinanza e di preghiera. Il vescovo ha visitato i reparti di ostetricia, geriatria e medicina. Ad accompagnarlo, la direttrice del presidio ospedaliero Daniela Matarrese, la direttrice della Società della Salute Lorena Paganelli, l’assessore comunale Luigi Biancalani e il direttore della pastorale sanitaria della Diocesi Alberto Toccafondi. Nel pomeriggio, la messa presieduta dal presule nella chiesa della Madonna dell’Ulivo: hanno partecipato i disabili e i malati accompagnati dalle organizzazioni di volontariato cittadine coordinate dall’Unitalsi.

Sabato 15 febbraio, alle 16, nei locali della parrocchia di Capezzana è in programma una riflessione spirituale per gli operatori di pastorale sanitaria, guidata dal parroco e cappellano dell’ospedale don Carlo Bergamaschi.

Guarda il video con le immagini e l’intervista al vescovo Giovanni Nerbini:

 

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Marco Giraldi
Marco Giraldi
4 anni fa

Anche quest’anno si è ripetuto il consueto appuntamento della visita del Vescovo presso l’Ospedale di Prato per fare visita ai malati così da portare una parola di conforto e speranza ma anche per celebrare la Santa Messa all’interno della Cappella dell’Ospedale insieme al Parroco di Capezzana che è anche Cappellano dell’Ospedale Don Carlo Bergamaschi. Quest’anno è diverso rispetto agli altri perchè queste funzioni sono celebrate dal Monsignor Giovanni Nerbini in quanto Nuovo Presule insediatosi a Settembre. Quest’anno la Giornata ha scelto come tema il brano del Vangelo di Matteo che dice: “Venite a me voi tutti che siete stanchi ed oppressi ed io vi darò ristoro” una frase che si trova nel Libro del Profeta Isaia: “O voi tutti assetati venite all’acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e senza spesa vino e latte. Il Libro dell’Apocalisse di San Giovanni dice: “Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita. Ho fatto questi tre esempi per dire che Gesù da sollievo e respiro una volta che riusciamo ad incontrarlo così che ci dona la sua fede per credere in lui e a sua volta trasmetterlo agli altri fratelli e sorelle specie ai malati e sofferenti che si sentono solo e abbandonati perchè la fede non è un’idea ma un incontro come ci ricorda spesso Papa Francesco. Nel messaggio di questa Giornata del Malato troviamo il riferimento alla Parabola del Buon Samaritano narrata dall’evangelista Luca che conosciamo bene perchè si ferma prestando il suo aiuto verso questa persona che era incappata nei briganti rimanendo ferito. Pare strano pensare che non sia stato considerato ne dal sacerdote ne tantomeno dal levita che predicano bene perchè professano la Dottrina di Dio ma davanti ad un problema si tirano indietro mentre un semplice e umile uomo magari ateo perchè non conosce Dio si comporta da vero cristiano. Per dire che quello che conta sono le opere che possano fare tutti a prescindere dal credo religioso o dal colore politico e le parole dette da Gesù a quel tale furono quelle usate in occasione della XXI Giornata del Malato: “Va e anche tu fa lo stesso”. Ricordiamoci che questo tale voleva giustificarsi quando Gesù li dice di Amare il prossimo come se stesso oltre che ad amare il Signore con tutto il cuore, anima e forza. Che da questa Giornata del Malato si possa capire sempre più il vero significato della vita che va sempre protetta e tutelata da ogni forma di pericolo come l’eutanasia o il suicidio assistito che ancora non ci sono ma non bisogna mai abbassare la guardia perchè non sappiamo cosa può accadere in futuro quindi stiamo sempre pronti a difendersi dagli attacchi del nemico che è il maligno ovvero Satana che non avrà l’ultima parola lui ma trionferà quella di Dio