Resta agli arresti domiciliari il 23enne di Montemurlo arrestato dalla polizia con l’accusa di essere capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subire atti sessuali dopo averli convinti di essere lui il ‘diavolo’. Il tribunale del riesame di Firenze ha respinto il ricorso presentato dei legali del giovane, nel quale si chiedeva l’annullamento della misura cautelare o, in seconda istanza, una sua attenuazione. Le motivazioni saranno rese note fra 30 giorni.