28 Aprile 2025

Centro Pecci, il bilancio 2024 chiude in attivo. Aumentano i finanziamenti privati

Aumentato anche il patrimonio netto della Fondazione. Il Cda ha approvato il bilancio 2024


Il Centro Pecci ha chiuso il 2024 con un attivo di 61.727 euro. Il Cda della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana ha approvato il bilancio lunedì 31 marzo 2025.

Nel 2024 il numero complessivo dei visitatori del Centro è stato di 35.278, con un aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente, risultando superiore al periodo pre-Covid del 2019. Un numero che resta comunque su livelli bassi (nella cifra non si fa distinzione tra biglietti di paganti e non paganti): nel 2023 erano state circa 34mila le presenze.
I ricavi provenienti dagli ingressi alle mostre sono aumentati del 71% rispetto all’anno precedente, e del 4% rispetto al 2019. I proventi dagli ingressi del Cinema sono saliti del 16% rispetto al 2023, del 3% rispetto al 2019.
Sono aumentate anche le presenze agli eventi come Centro Pecci Night, Centro Pecci Books e la partecipazione alle attività proposte del Dipartimento Educazione.
I finanziamenti privati (diversi dai soci pubblici) ammontano nel 2024 a 768.724 euro, il 2% in più rispetto al 2023 e oltre il doppio rispetto al 2019.
Il patrimonio netto della Fondazione è aumentato nel 2024 di 300.000 euro, ammontando a 1.975.000 euro.

Le acquisizioni di opere sono state di circa 330.000 euro. Nell’arco dell’ultimo triennio (2022-2024) il museo ha acquisito opere per un valore complessivo di circa 700.000 euro. Tra gli artisti entrati negli ultimi anni nella collezione del Centro Pecci ci sono Jacopo Benassi, Riccardo Benassi, Sylvano Bussotti, Adelaide Cioni, Chiara Camoni, Armin Linke, Lina Pallotta, Hervé Guibert, Timoteus Anggawan Kusno.

Nel 2024 il Centro Pecci si è affermato come protagonista nel panorama dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, ad esempio il catalogo della mostra dedicata ad Alfredo Volpi, pittore modernista brasiliano nato a Lucca alla fine dell’Ottocento, è stato considerato dal Financial times tra i quattro più belli dell’anno. Successivamente, la collettiva Colorescenze ha riunito dodici artiste toscane di origine o di adozione, oltre alla prima personale in Italia dell’artista cinese Yu Ji che si è imposta all’attenzione internazionale con la Biennale di Venezia del 2019.
L’attività espositiva è proseguita con l’apertura al pubblico delle mostre “Louis Fratino. Satura”, “Peter Hujar. Azioni e ritratti/viaggi in Italia” e “Margherita Manzelli. Le signorine”. Queste mostre (in corso fino all’11 maggio 2025) – si legge nel comunicato stampa diffuso dal Centro – hanno riscosso grande successo di critica e pubblico. In particolare la mostra di Fratino, prima personale dedicata da un’istituzione all’opera dell’artista statunitense, è stata trattata da testate nazionali come La Lettura del Corriere della Sera, Robinson e Il Venerdì di Repubblica, Vanity Fair, Il Giornale dell’Arte, Il Fatto Quotidiano, Vogue, tra gli altri, e importanti quotidiani e riviste internazionali come il Financial Times, The Guardian, Monopol, Hyperallergic, Artnet, Frieze e Wallpaper.
Prosegue infine la mostra “Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci” che propone un percorso spiazzante, con un display firmato dallo studio Formafantasma, che rilegge 50 delle 1200 opere acquisite o donate al Centro dal 1988 a oggi.

Nel commentare i risultati Lorenzo Bini Smaghi presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana ha dichiarato: “Il Centro Pecci chiude il 2024 con un bilancio solido e un patrimonio in aumento. Si confermano i risultati del lavoro svolto degli ultimi anni per arricchire la programmazione e allargare le attività culturali, venendo incontro alle esigenze del territorio e rappresentando un punto di riferimento per l’arte contemporanea in Italia”.