SACERDOTE INVESTE CICLISTA, LE PRECISAZIONI
DELLA DIOCESI


La Diocesi di Prato esprime amarezza per come è stata affrontata sulla stampa la vicenda che avrebbe visto coinvolto Mons. Lorenzo Lenzi. Il riferimento è all’incidente avvenuto lunedì scorso all’incrocio tra via Rinaldesca e via Tinaia. Il sacerdote avrebbe urtato una bici condotta da un uomo. Pensando che il ciclista non si fosse fatto niente, ha proseguito la marcia. Rintracciato dalla Polizia Municipale, don Lenzi ha subito il ritiro della patente ed è stato denunciato per omissione di soccorso.
“Alcuni titoli – ‘Investe e fugge, prete nei guai’ o, ancora, ‘Travolto in bici dal prete’ – abbinati alle foto in grande evidenza, offrono una chiave di lettura che la ricostruzione dei fatti ad oggi non consente” si legge in una nota dell’ufficio stampa della Diocesi. “Si tratta, oltretutto, di una ‘sentenza di condanna’ confezionata a tavolino che risulta gravemente lesiva del sacerdote, equiparandolo al peggiore pirata della strada. Stando alla ricostruzione del fatto data da mons. Lenzi, il ciclista sarebbe provenuto in contromano su via Rinaldesca e sarebbe caduto per conto proprio perdendo l’equilibrio alla vista dell’auto guidata dal sacerdote che era ferma allo stop di via Tinaia. Mons. Lenzi ha spiegato di essersi soffermato e poi allontanato dopo aver visto rialzarsi il ciclista. Saranno comunque le autorità competenti a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto”. La Diocesi esprime il proprio dispiacere per l’infortunio occorso al ciclista. “Don Lenzi bene avrebbe fatto ad accertarsi meglio delle condizioni del ciclista, ma non si può certo sostenere che abbia ‘investito’ o ‘travolto’ e che sia ‘fuggito’” conclude la nota della Diocesi.

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