2 Gennaio 2012

45enne ucciso nella ditta
dove lavorava


E’ stato trovato morto, disteso a terra in mezzo al sangue, nella fabbrica divenuta per lui una casa. A scoprire il cadavere di Andrea Manzuoli, operaio 45 enne, è stata questa mattina una collega della Cartotecnica Beusi, in via Onorio Vannucchi, al Macrolotto Due. La donna attorno alle 7,30 ha riaperto il capannone dopo un giorno e mezzo di chiusura per il Capodanno e si è imbattuta nella scena di un omicidio. Manzuoli era a terra nella stanza adibita a cucina; scalzo, in jeans e maglietta, il volto tumefatto dalle percosse e altre ferite – forse da arma da taglio – sul corpo, in particolare ad un braccio. L’uomo lavorava da quattro anni e mezzo nella Cartotecnica e viveva in una roulotte parcheggiata nel piazzale della ditta, di cui aveva le chiavi, per poter usare cucina e servizi igienici. All’arrivo dei soccorritori – un’automedica e un’ambulanza della Croce d’Oro – per l’uomo non c’era più niente da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatarne la morte.
Sul posto si sono recati i carabinieri, che curano le indagini sotto la direzione del pm Paolini, e il medico legale per un primo esame del cadavere. La sezione scientifica dei Carabinieri ha prelevato alcune tracce biologiche e repertato alcuni oggetti, ma nessuna arma da taglio. Una scopa trovata sul piazzale, con il manico piegato e la spazzola spezzata a metà, potrebbe essere stata usata per le percosse. Sia la roulotte, sia gli uffici della Cartotecnica sono stati messi a soqquadro, e dalla ditta sarebbero spariti alcuni oggetti, fra cui un computer portatile. Un paio di mesi fa la vittima aveva inoltre riferito al titolare di aver subito il furto di un televisore.
Andrea Manzuoli – che aveva chiesto un alloggio popolare ma figura fra gli esclusi dalla graduatoria stilata un mese fa dai servizi sociali – lascia una figlia 14enne, che vive in una casa-famiglia; e una sorella e un fratello, coi quali i rapporti erano difficili. Anche la storia con la madre di sua figlia era chiusa da anni; mentre nell’ultimo mese Manzuoli aveva iniziato a frequentare un’altra donna. Massimo Prioreschi, il titolare della Cartotecnica, lo definisce un gran lavoratore, che non aveva mai creato problemi; una persona sola che mostrava riconoscenza a chi gli aveva dato un lavoro, con cui talvolta trascorreva le giornate di festa e le ferie in montagna. Saranno ora gli inquirenti a dover capire chi e perché ha ucciso il 45enne. I primi riscontri sono attesi dall’autopsia che verrà effettuata nelle prossime ore.

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