Commercianti e sindacati uniti contro la liberalizzazione degli orari dei negozi. Appello ai Comuni per mantenere le ordinanze


Un regalo alla grande distribuzione, che  mette a rischio centinaia di piccoli esercizi e altrettanti di posti di lavoro. Confesercenti, Unione Commercianti e le categorie del commercio di Cgil Cisl e Uil, per la prima volta insieme, si mobilitano contro il decreto del governo Monti che ha liberalizzato gli orari di apertura dei negozi. Il provvedimento è stato impugnato dinanzi alla corte Costituzionale da parte della Regione Toscana, che rivendica – assieme ai comuni – la facoltà di decidere gli orari dei negozi nelle diverse aree, attraverso la concertazione con le categorie economiche.
Sindacati e associazioni dei commercianti chiedono ai comuni pratesi di mantenere le regole esistenti, senza recepire il decreto Monti.
Il comune di Montemurlo con una nuova ordinanza per il 2012 ha mantenuto l’impostazione vigente. Anche il comune di Prato – a seguito di una prima riunione – ha deciso di mantenere l’ordinanza attualmente in vigore. Ma commercianti e sindacati denunciano le prime forzature da parte di alcune aziende della grande distribuzione e chiedono che i comuni sanzionino le aperture domenicali non consentite.

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