Il Comune ricorre al Tar per bloccare l’ampliamento di Peretola e la variante al Pit della Regione


Il Comune di Prato presenta ricorso al Tar contro il Pit della Regione Toscana. Oltre ad aver inviato le proprie osservazioni, la giunta Cenni ha aperto una causa amministrativa per contestare i vincoli urbanistici dettati dalla Regione, che, contravvenendo al piano strutturale, ha imposto il blocco di 800 ettari di terreno comunale quali aree funzionali di salvaguardia al Parco della Piana. “Il Comune ha già previsto nel piano strutturale un vincolo su 2400 ettari di terreni agricoli – spiega l’assessore Gianni Cenni –. Queste ulteriori aree bloccate dalla Regione, alcune delle quali hanno già vocazione urbana, non si capisce per quali funzioni dovrebbero essere pianificate”.

“La Regione ha commesso un abuso e ha leso l’autonomia del Comune sulle scelte urbanistiche. Così in futuro non potremo utilizzare queste aree per mettere in atto perequazioni, finalizzate a riqualificare il Macrolotto Zero, o a realizzare operazioni come quella, definita ieri, di ripulitura delle mura all’Ex Campolmi” – spiega il sindaco Cenni.
Nel ricorso al Tar si evidenzia lo strappo della Regione, che pur di prevedere l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, sulle scelte urbanistiche avrebbe infranto il percorso partecipativo aperto sul Parco della Piana con le altre istituzioni locali. Il Comune accusa la giunta Rossi di aver violato la legge regionale in materia di urbanistica, commettendo un “eccesso di potere”. La variante al Pit sarebbe viziata da “contradditorietà, travisamento dei fatti ed errore nei presupposti” rispetto al piano strutturale del Comune, oltre che da un’istruttoria insufficiente. Il ricorso al Tar ha l’obbiettivo di dare maggiore peso alle osservazioni al Pit che anche il Comune di Prato ha presentato lo scorso 28 ottobre.

Sempre in materia urbanistica, il Comune ha ottenuto un punto a favore nel braccio di ferro con la Provincia, che aveva impugnato il piano strutturale dinanzi alla commissione paritetica interistituzionale. “Abbiamo cercato un accordo, formulando le proposte tramite i nostri tecnici, ma non abbiamo trovato nessuna disponibilità da parte della Provincia – afferma l’assessore all’urbanistica Gianni Cenni -. Conseguentemente, abbiamo deciso di andare avanti facendo leva sul primo grosso vizio procedurale dell’iter. Per legge, infatti la Conferenza paritetica interistituzionale, deve esprimere il proprio parere di competenza entro 120 giorni dalla richiesta di pronuncia. Trascorso questo tempo, lo scorso 6 novembre abbiamo evidenziato sul Burt comunale la mancata pronuncia della Conferenza paritetica. Dunque, il piano strutturale che abbiamo adottato ha riacquisito piena efficacia” conclude Gianni Cenni.

Dario Zona

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