18 Novembre 2013

85 posti di lavoro per disoccupati e cassintegrati grazie al bando provinciale Linea 6


Propone lavori di utilità collettiva il bando interprovinciale per la Linea 6, che fa parte del pacchetto di misure di sostegno dei soggetti colpiti dalla crisi industriale del distretto di Prato, finanziato grazie ai 25 milioni messi a disposizione dal Governo con la convenzione sottoscritta da Ministero del Lavoro, Regione, Provincia e Comune di Prato.
Questa mattina la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi e l’assessore del Comune di Prato Filippo Bernocchi hanno presentato l’avviso che finanzia l’attivazione di percorsi di utilità collettiva promossi, anche in forma associata, da enti o società a totale partecipazione pubblica delle Province di Prato, Firenze e Pistoia. Il progetto dispone di risorse pari a 1,5 milioni di euro, che consentono il finanziamento di 85 percorsi di utilità collettiva.
“Siamo alle battute finali riguardo al pacchetto di misure finanziato dal Governo, sono rimasti 3 milioni di euro, di cui la metà viene utilizzata per la LINEA 6, gli altri interventi li decideremo entro la fine dell’anno. Finora abbiamo dato risposta a 4.500 persone”, spiega Ambra Giorgi. E Bernocchi annuncia un prossimo incontro con il ministro del Lavoro. “Insieme a Ambra vogliamo capire se ci sono margini per un ulteriore intervento. Questo Governo dovrà darci una risposta perché segnali di ripresa peril momento non ce ne sono”.
Le attività verranno realizzate a Prato e, compatibilmente con le diverse residenze degli iscritti, anche nelle province di Pistoia e Firenze. A Prato in particolare verranno riattivati con Asm e con Tribunale e Procura i circuiti utilizzati con grande successo per la LINEA 2, una misura destinata all’accompagnamento alla pensione. La collaborazione delle 70 persone che hanno seguito questi percorsi, in alcuni casi ancora in corso, è risultata molto efficace, con soddisfazione di tutti.
A CHI SI RIVOLGE IL BANDO – Possono accedere al bando persone domiciliate in uno dei Comuni del distretto: Prato, Montemurlo, Vaiano, Cantagallo, Vernio, Poggio a Caiano, Carmignano, Calenzano, Campi Bisenzio, Agliana, Montale, Quarrata, oppure licenziati da aziende del distretto. Devono essere disoccupati, iscritti ai servizi per l’impiego (se cittadini extracomunitari serve il permesso di soggiorno valido). Sono compresi i lavoratori subordinati, con contratto di somministrazione, d’inserimento e d’apprendistato, collaboratori, prestatori occasionali, soci lavoratori di cooperative che non percepiscano indennità di mobilità, né abbiano titolo a percepirla, e che non dispongano di altro ammortizzatore sociale. Sarà infatti escluso chi risulta beneficiario di altro ammortizzatore sociale o abbia già beneficiato di altre azioni del progetto distretto.
DOMANDE – Il bando apre ufficialmente il 25 novembre e chiuderà il 13 dicembre. Le domande di adesione saranno redatte al Centro per l’Impiego. La graduatoria dei soggetti beneficiari verrà redatta tenendo conto delle domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Il bando potrà essere visionato e scaricato dal sito della Provincia e da quello del Centro per l’impiego di Prato.
LA GRADUATORIA – Entro 30 giorni dalla chiusura dei termini dell’avviso sarà predisposta la graduatoria delle domande ammissibili sulla base dei seguenti criteri: l’indicatore ISEE relativo al 2012, l’anzianità di disoccupazione, età anagrafica. In caso di parità di punteggio, è data precedenza al soggetto con il carico familiare più alto. La posizione in graduatoria è quindi determinata dal calcolo matematico dei punteggi. Non è prevista una soglia minima di punteggio per l’ammissione al beneficio e non costituisce elemento di valutazione l’ordine di arrivo della domanda.
I PERCORSI – I percorsi lavorativi prevedono una retribuzione lorda omnicomprensiva di 1.700 euro mensili e avranno durata di 10 mesi. I partecipanti saranno impegnati per 35-36 ore a settimana. Le attività potranno essere realizzate da cooperative, agenzie per il lavoro, aziende partecipate, associazioni no profit, società della salute e Pro loco. La tipologia delle attività comprende qualsiasi intervento di abbellimento e riqualificazione urbana e rurale. Per fare alcuni esempi si va dalla salvaguardia dei beni culturali ed artistici che può comprendere anche promozione, allestimento e custodia di mostre e musei; il riordino di archivi e il recupero di lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo; interventi di custodia e vigilanza degli impianti e attrezzature sportive, centri sociali, educativi e culturali e scuole.

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