20 Novembre 2013

Allarme usura a Prato, dal 2010 ad oggi è nettamente aumentato il numero di coloro che si affidano agli “strozzini”


Si fa preoccupante l’allarme usura nella provincia di Prato. Se nel rapporto del 2010 di Unioncamere il nostro territorio risultava al 53esimo posto in Italia per il rischio di finire nelle mani degli strozzini, a tre anni di distanza la situazione si è fatta ben più grave. Nell’ultimo rapporto infatti la provincia pratese è scesa al 28esimo posto e quindi significa che il territorio è molto più vulnerabile al rischio usura. Come percentuale di peggioramento Prato è al secondo posto in classifica, dietro soltanto al territorio di Bologna sceso dalla quarta alle 33esima posizione. In assoluto invece i territorio più a rischio sono quelli di Napoli, Caserta, Reggio Calabria, Caltanissetta e Trapani.
Su questo fronte si sta progressivamente orientando l’attività dei 52 sportelli per la legalità, costituiti in questi anni dalle Camere di commercio. Strutture di riferimento e di supporto agli imprenditori che rischiano di diventare o già sono divenuti vittima dell’illegalità. Sui medesimi temi, peraltro, Unioncamere ha recentemente siglato tre Protocolli d’Intesa con Libera, Interesse Uomo e Transparency International-Italia, che rafforzeranno l’attività degli Sportelli camerali. ”Promuovere la legalita’ e’ una grande occasione per il nostro Paese, un diritto che dobbiamo assicurare alle tante imprese e famiglie che lavorano secondo le regole”, sostiene il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. ”L’economia illegale al contrario, considerata in tutte le sue svariate manifestazioni, i mercati illeciti, l’usura e il racket, la corruzione, la contraffazione, le ecomafie, il riciclaggio, il lavoro nero, l’evasione e l’elusione fiscale, altera le regole del gioco e distorce il mercato; svilendo cosi’ il lavoro, mortificando gli investimenti, distruggendo la proprieta’ intellettuale, ostacolando il credito, intimidendo la liberta’ di impresa. Ripristinare un contesto di chiara e leale competizione tra i soggetti del mercato e’ condizione imprescindibile per un sistema economico moderno e sviluppato, giusto ed attrattivo. La lotta alla criminalita’ economica e’ pertanto una priorita’ del terzo millennio”.

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