24 Novembre 2013

Un tappeto di scarpe rosse per dire no alla violenza sulle donne


Un lungo tappeto che congiunge palazzo Buonamici a piazza del Comune. Sopra 128 paia di scarpe rosse, una per ognuna delle donne morte nel corso del 2013 in Italia per episodi di violenza. Così la città di Prato ha voluto dire il suo no alla violenza sulla donne. Una installazione suggestiva, accompagnata dalle luci delle candele e dalla lettura dei nomi in piazza di tutte le vittime del 2013. Un lungo elenco letto dalla giovane attrice Elisa Cecilia Langone: donne del nord, sud, centro; giovani e vecchie; italiane e straniere. Quasi tutte uccise per mano di ex mariti o fidanzati. 128 come le scarpe rosse che, in un filo ideale, hanno unito palazzo Buonamici a piazza del Comune, a dimostrazione che in questa “battaglia” le istituzioni sono unite. Sono scarpe rosse a simbolo della violenza.

Al centro della piazza una ragazza in vestaglia bianca, interpretata da Beatrice Gallori, è seduta su una poltrona, anch’essa rossa, e si toglie dal viso delle bende. E’ una performance per gridare che aprire gli occhi è un dovere. A rendere l’atmosfera ancora più toccante è stato l’accompagnamento musicale affidato al violoncellista Francesco Canfailla. Purtroppo il pubblico presente non era molto e davvero pochi erano gli uomini.
“E’ un lavoro che stiamo portando avanti insieme, Provincia e Comune, è un’energia che ci unisce”, ha detto Gilda Fronzoni, presidente della commissione Pari opportunità della Provincia. “C’è ancora tanto da fare e bisogna partire dalle scuole, con la prevenzione”, sostiene Loredana Dragoni, presidente del centro anti-violenza La Nara. E difatti gli eventi proseguiranno anche domani e avranno come protagonisti proprio gli studenti. Alle 11,30 al teatro Metastasio andrà in scena lo spettacolo “Ricordo di un dolore”, realizzato dalla compagnia “Altroteatro” appositamente per gli alunni delle scuole medie inferiori. Alle 11 all’istituto Buzzi la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi, insieme a un’operatrice del centro La Nara, incontrerà una rappresentanza di studenti. Perché anche se le leggi ci sono, non sono sufficienti senza un’adeguata cultura della prevenzione, senza l’educazione a una mentalità diversa. Ce lo raccontano anche alcuni dati raccolti dal centro La Nara e che riguardano la situazione pratese. Fino a oggi sono state 246 le richieste di aiuto, un 20% in più rispetto al 2012. Il 70% sono italiane e il 30% straniere. Si tratta di violenza fisica, psicologica e stalking. E, dato curioso che fa ancora più riflettere, sono in aumento i casi di donne anziane maltrattate dal marito o dai figli.

Alice Politano

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments