15 Dicembre 2013

L’integrazione fallisce anche sui campi da calcio: la triste storia dei bambini cinesi del Tavola Calcio. “La domenica non possono giocare perchè i genitori lavorano”


Spesso si dice che lo sport sia uno dei migliori veicoli per facilitare l’integrazione soprattutto fra i più piccoli. E alla luce della tragedia del Macrolotto, dove hanno perso la vita sette operai cinesi, una troupe di Rai Due della trasmissione sportiva Dribbling, ha voluto fare il punto su come i giovani orientali riescono ad integrarsi a Prato grazie al gioco del pallone, in un servizio andato in onda ieri pomeriggio. Peccato però che il quadro descritto vada a dare uno spaccato di vita molto triste. L’allenatore della Zenith Audax, Gabriele Barbieri racconta come “di bambini cinesi se ne vedano pochi sui campi della provincia pratese. Una volta usciti da scuola si chiudono all’interno della loro comunità”. Il Tavola Calcio è invece, anche per vicinanza geografica al Macrolotto, la società che più di tutte a Prato riesce ad attrarre giovani calciatori cinesi. Il racconto dell’integrazione fatto dall’allenatore Gianluca Confietto e dal presidente Fernando Buffini è però tutt’altro che positivo. “Quando si allenano fanno gruppo a sè – racconta il mister – a volte fanno finta di non capire la nostra lingua ma in realtà credo che lo facciano apposta”. Il numero uno del Tavola invece spiega: “I genitori lasciano i bimbi al cancello e non parlano con gli altri babbi o mamme. E poi questi bambini si allenano in settimana, ma la domenica non giocano quasi mai: i genitori infatti devono lavorare e così non hanno il tempo di portarli al campo per la partita”.

Nel link la puntata di ieri di Dribbling

Stefano De Biase

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