5 Dicembre 2013

Tragedia Macrolotto, indagato anche il proprietario italiano del capannone


Anche il proprietario italiano del capannone di via Toscana è stato iscritto nel registro degli indagati per la morte dei sette operai cinesi vittime dell’incendio di domenica scorsa. I reati di cui dovrà rispondere in concorso, fatta eccezione dello sfruttamento di manodopera clandestina, sono gli stessi addebitati ai quattro cittadini cinesi già indagati: disastro colposo, omicidio colposo plurimo, omissione dolosa di tutela. L’ipotesi su cui si potrebbe basare il provvedimento della Procura è il concorso di cause indipendenti nei reati.
A pesare sul proprietario sarebbero anche le carenze strutturali del capannone citate dallo stesso ministro Giovannini nella sua relazione alla Camera: oltre agli abusi edilizi per la realizzazione di dormitori, i vigili del fuoco hanno rilevato l’assenza di misure come uscite di sicurezza e maniglioni anti-panico. Gli altri quattro indagati sono Li Jianli, la donna cinese formalmente titolare della confezione Teresa Moda, residente a Roma e tuttora irreperibile, e i tre connazionali, gestori di fatto dell’attività.

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Piero
Piero
10 anni fa

Di sicuro gli è stato l’ italiano ad andare a chiudere il portone dall’esterno il sabato sera murandoli dentro vivi!
Che scherzi..?

Emanuel
Emanuel
10 anni fa

Su questo hai ragione, ma quando un proprietario affitta uno stabile a inquilini per lo più stranieri e’ obbligato ad affittarlo con tutte le rispondenze alle vigenti leggi antincendio e strutturali….

Ragazzo delle Mura
Ragazzo delle Mura
10 anni fa

O meglio, se affitti ai cinesi ti devi assicurare che rispettino le regole! sennò se succedono queste cose è giusto che paghi anche lui.