17 Gennaio 2014

Addio Creaf, firmato il protocollo per il Parco Scientifico Tecnologico. Per tre anni sarà finanziato dalla Regione


La Provincia e la Regione hanno firmato il protocollo che dà vita ufficialmente al Parco Scientifico Tecnologico, il progetto che va a prendere il posto del Creaf e che si insedia negli spazi di via Galcianese. L’obietivo delle parti è quello di “creare un prototipo di nuovo modello organizzativo che aumenti la competitività del sistema economico territoriale”. Al di là dei circa 22 milioni di euro già spesi per realizzare la struttura di via Galcianese, che comunque non è stata ancora del tutto completata, sarà la Regione a farsi carico della fase triennale di start up. Nello specifico la giunta Rossi ha già stanziato 200mila euro per il 2013 e poi assicurerà le somme necessarie al progetto a seguito dello stato di avanzamento del Parco Scientifico Tecnologico. Il progetto strategico di riferimento è quello redatto negli scorsi mesi dal Polo di Navacchio. La Provincia ha inoltre effettuato una prima mappatura dei soggetti interessati a prendere vita al progetto. Fra questi ci sono la fondazione per la ricerca e l’innovazione dell’Università di Firenze, il Pin, il laboratorio Buzzi, la Camera di Commercio, l’Unione Industriale, Cna, Confartigianato e Otir 2020 Next Technology. Fra le risorse finanziarie il protocollo prevede anche soldi da individuare da livello nazionale, comunitario o internazionale. Starà adesso alle parti coinvolte nel progetto a redarre entro il 31 gennaio “il programma di attività annuale, individuando gli obiettivi specifici da perseguire con riferimento all’anno in corso”.

S.D.B.

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Riccardo
Riccardo
10 anni fa

hanno imboccato la via per silenziare il tutto. bravi. così fra un paio di anni nessun compagno si ricorderà di nulla. I non compagni che faranno notare come siano stati buttati nel bisenzio 22+x milioni di euro saranno presi per alieni e verrà loro detto: e allora i 35mila euro che cenni ha dato a quella associazione? eh!eh!.

Pino
Pino
10 anni fa

..più che altro verrà detto: e allora i 250 milioni che Cenni ha fregato a mezza Prato?

Onifai
Onifai
10 anni fa

Che schifo…

agostino
agostino
10 anni fa

Le dimissioni devono firmare,non il protocollo. Insipienti e incompetenti.

Galcianese doc
Galcianese doc
10 anni fa

Non ho parole di come si sprecano i soldi pubblici a Prato col CREAF e il nuovo Ospedale!!!

alessandro
alessandro
9 anni fa

credo che i cittadini pratesi dovrebbero svegliarsi e cominciare a realizzare che stiamo diventando “lo squallido sobborgo” di Firenze , grazie ad un personaggio che dopo il fallimento del CREAF(già sull’acquisto c’erano dei dubbi e sulla gestione ??) ha pensato di creare un centro per la ricerca tessile italo/cinese e continuando sulla falsa riga dell’integrazione vorrebbe legalizzare l’illegalità ; ha fatto del NOP una bandiera elettorale venendo a Prato a mortificare i pratesi in quello che doveva esser un giorno di festa ( altro fallimento strutturale/gestionale………..);ciliegina sulla torta , la pista di peretola …………………………quanto al sig. pino , dopo 63 anni qualche domanda dovrebbe porsela : come mai le bandiere si sono tutte scolorite ??

alessandro
alessandro
9 anni fa

scusate , avrei un’ultima curiosità : realmente , allo stato attuale , c’è qualcuno che può dire al popolo pratese quanto ci è costato il CREAF , cioè “il nulla”………………grazie

Gianluca Gori
Gianluca Gori
9 anni fa

Dovremmo costituire un comitato cittadino ed andare a chiedere conto alle autorità competenti.

Perchè non interviene la magistratura su queste cose?