20 Gennaio 2014

Da Parigi a Montemurlo per aprire una pasticceria: a Oste arriva “Machao” il locale che prende il nome da una nuova torta


A Oste la crisi si sconfigge a colpi di dolcezza. È con questa convinzione che Stefano Bandinelli, 36 anni, ha deciso con coraggio e determinazione d’investire sul territorio e ha aperto la pasticceria “Machao”, che fin dal nome rispecchia la vena creativa del proprietario. “Machao”, infatti, è il nome di una torta inventata da Stefano Bandinelli, dal gusto esotico e fresco. Un vero e proprio “dolce sorpresa” che la pasticceria proporrà in esclusiva per i propri clienti a primavera. Un locale, di oltre duecento metri quadrati, ricavato in un fondo sfitto da tempo, che, da circa un mese, ha portato una ventata di nuova vitalità nella centralissima via Oste. Il segno dell’ottimismo di Stefano Bendinelli, però, è forse tutto racchiuso in una grande foto che decora la sala del locale: sono i telai e le filandre delle fabbriche di Manchester. “Ho scelto di proposito queste foto – dice Bendinelli – Io credo in un rilancio del tessile e per me il futuro è quello della città inglese, che ha saputo risollevarsi dalla crisi ed è tornata a crescere.” Una fiducia che Stefano ha trasformato anche in nuovi posti di lavoro, perché da “Machao” lavorano cinque ragazzi, tutti giovanissimi con un età media intorno ai 25 anni, impegnati sia in sala che nel laboratorio. “Come amministrazione comunale siamo lieti di salutare  l’apertura di questo nuovo locale.- commenta il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini – È il segno della vivacità di questo territorio, dove si continua a investire e a creare occupazione”. La storia di Stefano Bandinelli è quella di un figlio d’arte. Suo padre Doriano, infatti, per oltre un trentennio ha sfornato dolci e schiacciatine nell’omonima pasticceria, proprio di fianco al nuovo locale ed ora segue con attenzione e fiducia il cammino del figlio. “Ho voluto proseguire la tradizione familiare.- prosegue Stefano Bandinelli- Ho lavorato per quasi un anno con Pierre Hermè, uno dei migliori pasticceri di Parigi e lui avrebbe voluto che rimanessi a lavorare nel suo laboratorio, ma io ho deciso di tornare e investire nella terra dove sono nato e cresciuto”.

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Stefano
Stefano
10 anni fa

Magari sono le filande, non le filandre.

fuerte apache
fuerte apache
10 anni fa

cacao meravigliao che meraviglia sto cacao meravigliao.

Me
Me
10 anni fa

Domando , si chiama bandinelli o bendinelli? Ma le cose le rileggete??? Mah

martorana antonio
martorana antonio
10 anni fa

BRAVO STEFANO TUTTI COME TE FORZA