“Sono ormai mesi che la ciclabile sotto ponte Datini è preda del fango, a volte alto fino a dieci centimetri. Oggi l’episodio più increscioso con una signora che spingeva il figlio disabile in carrozzina che è rimasto impantanato nel fango. Siamo dovuti intervenire in due per aiutare la donna e suo figlio. Per la rabbia avevo quasi voglia di chiamare i carabinieri”. E’ lo sfogo di un nostro lettore che ha voluto raccontare la situazione di degrado in cui versa la ciclabile sotto ponte Datini. “Da una parte c’è il fango – dice il lettore – dall’altra tronchi d’albero e detriti. Spesso siamo costretti a rinunciare a passare in quel punto. E invece le ciclabili dovrebbero essere un valore aggiunto per la città e per la sicurezza di pedoni e ciclisti”.
E’ una vergogna! Costruire una pista ciclabile in corrispondenza di un fiume, dove per altro grava di sicuro il vincolo idrogeologico, è veramente da incompetenti. Dovrebbero far spalare il fango ogni volta a chi ha avuto questa “brillante” idea….
basta attraversare da sopra… se si vede il fango si sale e si attraversa dal ponte, basta un po di cervello!!!
Se c’era il fango forse sarebbe stato meglio passare da un’altra parte, no? Siamo in inverno e un allagamento della pista ciclabile (con annesso sudiciumaio) può capitare.
C’è stata la piena l’altro giorno, che c’è di strano se c’è il fango? E’ normale che ci sia! Magari appena possibile lo puliscono, bastava passare da sopra al ponte invece che andarci dentro.