Con una nota ufficiale giovedì scorso l’Asl aveva ricostruito quanto accaduto al pronto soccorso, dove stando alla versione dei fatti dell’azienda sanitaria una donna incinta di due gemelli aveva minacciato di morte e aggredito una ostetrica e una ginecologa (Leggi l’articolo). Oggi arriva la smentita da parte della stessa donna, 28 anni pratese, che racconta alla Nazione la sua versione dei fatti. “Accusavo forti dolori addominali – racconta – e da come stavo male non avevo la forza di aggredire le due donne. So solo che sono arrivata al pronto soccorso alle 22.30 e dopo aver fatto il triage mi hanno lasciato per più di un’ora in una stanza al primo piano. Solo alla vista di una operatrice sanitaria si è scoperto che nessuno era stato avvertito del mio arrivo e quest’ultima si è poi attivata per trovare un medico. La dottoressa appena arrivata era molto nervosa – continua la 28enne – e quando le ho detto della lunga attesa ha iniziato a polemizzare. Alla fine visti i toni infervorati, mi sono alzata e andata a casa, quando volevo solo essere visitata”.
Se ci sono i testimoni è inutile che neghi. E se l’aggressione c’è stata sarebbe la volta buona per fare un “mazzo cosi'” ad una esponente di quella nutrita messe di utenti arroganti. Perchè le vittime sacrificali sono sempre i dipendenti pubblici, mentre gli utenti hanno sempre ragione anche quando hanno torto. Se a questa i danneggiati non chiedono i danni poi non si lamentino se si imbattono ancora in situazioni del genere!