16 Marzo 2014

Insegnare il cinese fin dall’asilo? La proposta di Biffoni divide i pratesi. E Milone lo attacca: “Prima facciamogli imparare le regole”


Durante la trasmissione di Tv Prato, “Parliamoci chiaro” il candidato sindaco del centrosinistra, Matteo Biffoni ha lanciato la proposta di insegnare il cinese fin dall’asilo (Leggi l’articolo). L’idea, come prevedibile, ha suscitato clamore fra i pratesi, dividendoli in fazioni contrapposte: c’è chi è d’accordo e chi invece non vuole nemmeno sentire parlare di una simile proposta.
“Se voglio imparare il cinese vado in una scuola privata e mi pago le lezioni – scrive un lettore – Viceversa vorrei che l’italiano venisse insegnato bene e gratis a scuola”. Di parere opposto invece un’altra lettrice: “Per me è una figata, vorrei averlo studiato fin dalle superiori”. D’accordo un’altra donna. “Per me è un arricchimento culturale per il futuro”. Fra i commenti c’è chi dice che “è meglio insegnare l’inglese che è una lingua internazionale” e chi invece propone di “insegnerei l’italiano ai cinesi prima di tutto, visto che ci sono ragazzini alle medie che non sanno nemmeno una parola della nostra lingua”.
Sul tema interviene anche l’assessore alla sicurezza Aldo Milone che attacca Biffoni: “Prima di insegnare la lingua cinese ai bambini alla scuola materna – dice – non sarebbe meglio far capire ai cinesi che non bisogna dare nomi falsi e che si guida con una patente valida? Casi del genere se ne trovano a decine se non a centinaia a Prato”. Il riferimento è alla notizia di un cittadino orientale trovato alla guida senza patente nè assicurazione (Leggi l’articolo). Milone poi contesta anche la visione di Biffoni, espressa sempre davanti le telecamere di Tv Prato, sulla lotta all’illegalità economica. “Prima ha detto che i blitz vanno fatti e bisogna continuare – conclude – poi si lascia scappare che questi controlli non hanno risolto il problema. Credo che non abbia le idee chiare sull’argomento. Noi abbiamo controllato 1570 aziende che equivale ad 1/3 di quelle iscritte alla Camera di Commercio. Diciamo che il lavoro è ancora da completare. Forse se negli anni scorsi avessero fatto lo stesso numero di controlli come in questi ultimi 5 anni, il lavoro sarebbe già terminato. Il fatto che ad ogni controllo facciamo seguire un comunicato per mettere in evidenza le violazioni di leggi contestate, dovrebbe comportare una valutazione positiva del nostro operato. Invece la sinistra lo utilizza strumentalmente per dire che non abbiamo risolto questo fenomeno”.

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Giovanni
Giovanni
10 anni fa

Pur essendo un elettore del centrosinistra non posso che dare ragione a Milone. è inutile poi piangere i morti come quelli bruciati nel macrolotto se poi NON si fà niente per impedire il lavoro a nero fatto da CLANDESTINI. Negli anni passati quando c’era il centrosinistra NON è stato fatto NULLA

Alberto
Alberto
10 anni fa

Biffoni evidentemente è sotto stress per i ripassi sul bignamino di geografia politica, dopo la sua imbarazzante attribuzione della presidenza del Libano a Bashar al-Assad. E così glien’è scappata un’altra.
Forse sarebbe meglio per lui continuare a specializzarsi nel giuoco del Monopoly. E’ istruttivo, rilassante e gli permette di stabilire originali relazioni internazionali con gli USA.

max2
max2
10 anni fa

Questo ja infiascato! te guarda in che mani siamo

moni
moni
10 anni fa

Pienamente d’accordo con le parole di Milone e di Giovanni.

Simone
Simone
10 anni fa

Fa benissiomo quello che il centrosinistra sa fare meglio, perdere voti.
Sveglia Biffoni! Non siamo noi che ci siamo trasferiti in Cina… sono i cinesi che sono venuti da noi.

Laura
Laura
10 anni fa

Prima l’italiano agli italiani che a Prato l’italiano non lo sanno in tanti, magari il napoletani, il pugliese, il siciliano ecc ecc lo sentiamo spesso ma l’italiano no!

emanuele
emanuele
10 anni fa

Milone e i suoi in cinque anni non hanno cambiato di una virgola la situazione. Avevano promesso mari e monti: legalità, sicurezza, via i cinesi. Invece omicidi come non si erano mai visti, rapine e furti in aumento vertiginoso, e i cinesi son tutti qua. Anzi, son aumentati. Ma per fortuna tra due mesi si cambia…

Paola
Paola
10 anni fa

Perché , ambienti vicini al sindaco, nn fare un sondaggio se sia giusto o meno insegnare il cinese? Sondaggio più , sondaggio meno.

giulio
giulio
10 anni fa

Emanuele, se tra due mesi si cambia, mi spieghi che ricetta ha la sx per rislvere il problema? Per ora Biffoni ha solo detto che i blitz di Milone andavano fatti e che bisogna continuare. Sulla sicurezza non ho sentito una proposta in merito, spero che Biffoni ne abbia una. Se devo ritornare a votare a sx, sentirò qualche novità in merito o le solite chiacchiere. Apprezzo invece la sincerità di Giovanni.

fede
fede
10 anni fa

ma per favore…il cinese nelle scuole…pensiamo a rimettere “in sesto” prato…pensiamo a fare tornare prato la città bella che era…altro che parlare tutti il cinese…

emanuele
emanuele
10 anni fa

Scusa Giulio, e quali sarebbero stati i risultati in tema di sicurezza e legalità di Cenni & Milone?

giulio
giulio
10 anni fa

A me sembra che i controlli che stanno facendo quasi tutti i giorni siano una dimostrazione o mi sbaglio? Non mi hai risposto in merito alle affermazioni di Biffoni, però.

il pratesaccio
il pratesaccio
10 anni fa

caro biffoni facci un favore,torna dai lividi a cuore viola anche questo giovedi il padrone renzie ti aspetta,alla nostra citta ci pensiamo noi!!!!!

moni
moni
10 anni fa

@emanuele, fossi in te non sarei così sicuro che ‘tra due mesi si cambia’…

Enrico
Enrico
10 anni fa

Intanto devono essere i cinesi, se vogliono stare qua, a imparare l’italiano, a smettere di dire “no capire” e pretendere che siamo noi a capire loro. Devono essere loro a imparare che non si sputano mega-scaracchi sui marciapiedi con dei rumori schifosi, che la città va rispettata, che si pagano le tasse e i contributi, che non si urla continamente per la strada, che non si riempiono i muri di numeri di telefono di puttane, che non ci si lamenta di essere scippati quanto si cammina per la strada con rotoli e rotoli di fogli da 500 nelle tasche. Devono imparare che il rispetto per gli altri e per la città è alla base della dignità umana. Se riescono ad imparare qualcosina di tutto questo, forse il cinese diventerà una lingua da insegnare nelle scuole al pari di tutte le altre. Per ora siamo parecchio ma parecchio lontani.

Andrea
Andrea
10 anni fa

Ma……forse ti sei confuso Biffoni
oggi bisogna insegnare l’italiano sin dall’asilo, sono loro che si devono adeguare a noi!

Lana Vittorio
Lana Vittorio
10 anni fa

Penso di potervi accennare all’impatto della governance Cenni sulla Chinatown nostrana: decine e decine d’iscrizioni d’imprese alle Associazioni di categoria; Autorità Consolari e 5 Associazioni Italo-cinesi schieratesi pubblicamente per la legalità sui luoghi di lavoro; Presidente Regione che affianca nuovi 75 ispettori ai controlli interforze del Comune; circa 1.500 controlli multidisciplinari in altrettante imprese; circa 1200 segnalazioni web qualificate inviate ad Agenzia delle Entrate, GdiF e INPS di cui almeno la metà riguardano persone fisiche cinesi con posizioni reddituali in contrasto con le manifestazioni di ricchezza rilevate; o forse qualche sprovveduto pensa ancora che senza la ferma azione di contrasto e la conseguente pressione psicologica esercitata su una comunità di circa 40000 cittadini con 4000 imprese operanti secondo usi e costumi di madrepatria incompatibili con il sistema occidentale, si sarebbero potuti ottenere quei cambi di rotta, minimamente accennati con le precedenti Amministrazioni di sinistra?

moni
moni
10 anni fa

@enrico, il tuo discorso non fa una piega, speriamo solo non sia troppo tardi per metterli un po’in riga per quanto concerne educazione, tasse e tutto ciò che riguarda abitare in un un paese dove ci si dovrebbe adeguare alle regole e non fare sempre quello che ci pare. Partendo dal presupposto che non si può fare di tutta l’erba un fascio, che esisteranno pure cinesi educati, che pagano le tasse e che si sono integrati, personalmente, da pratese, sono stufa, io per prima che faccio mea culpa, avendo votato fino al 2009 centrosinistra, che a mio parere ha permesso e sottovalutato un’immigrazione senza freni in questa città. Sia la maggior parte dei cinesi quindi, ad imparare l’italiano, non viceversa.

Marcello Bardazzi
Marcello Bardazzi
10 anni fa

E questo sarebbe un LAUREATO !!! In nessun paese del mondo esiste una simile situazione, quest’affermazione mostra la sua totale ignoranza in materia. TOGLIETEGLI LA LAUREA !!! e buttatelo fuori dal parlamento !!!

Mery
Mery
10 anni fa

Milone hai ragione al 100%! Biffoni con questa proposta dimostri ancora di più il vuoto che hai…

Stefano
Stefano
10 anni fa

Mi posso permettere di far vedere a tutti gli accecati dalla xenofobia che magari imparare il cinese permetterebbe ai pratesi di aprirsi al maggior mercato del mondo?

michela.mattei
michela.mattei
10 anni fa

Riprendendo il titolo dell’articolo:”…la proposta di Biffoni divide i pratesi…”.
Io direi invece che li ha ricompattati, è un sonoro plebiscito a sfavore di una proposta sinceramente balzana, per non usare termini più forti. Comunque un buon politico sa usare anche la retromarcia…finchè è in tempo.

FABRIZIO
FABRIZIO
10 anni fa

Quasi tutti i giorni mi capita di incontrare gruppetti di ragazzi cinesi di 8/10 anni che tornano a casa a piedi dalla scuola.Ridono scherzano,parlano come tutti i loro coetanei italiani all’uscita dalla scuola,nel massimo della loro naturalezza.Mi colpisce il fatto di non averli mai sentiti una sola volta usare la lingua italiana istintivamente tra loro,appena usciti dalla scuola che li sta formando.Ecco, penso che finchè non sentirò parlare italiano dei ragazzini cinesi, per strada,in maniera naturale ed istintiva, l’integrazione sarà solo una chimera.Escono da una città che è in via Convenevole per entrare in una città che è in via Filzi, ma che non è più la mia,forse la loro,ma non la nostra.

giannetto malespini
giannetto malespini
10 anni fa

E questo Biffoni sarebbea il futuro sindaco ??
Ma questo parla e straparla a ‘bischero sciolto’
Dopo l’affare ‘monopoli’ che fece ridere tutta Prato ora propone la lingua cinese ai ragazzi pratesi …
se il PD lo presenta candidato,si prepari a una sonora e meritata trombatura…(Cenni hai gia’ vinto alla grande….)

Poccianti
Poccianti
10 anni fa

Buongiorno a tutti ! I ragazzi cinesi non fanno altro che utilizzare la loro madre lingua e non “pensano” in italiano ma traducono;un esempio in Europa ?la Svizzera dove in ogni cantone sentirete parlare la loro lingua materna,pur conoscendo o parlando le altre;ma gli Svizzeri hanno delle tradizioni culturali,religiose,etc. che gli uniscono, mentre i Cinesi – ed i popoli asiatici in generale – non hanno niente da condividere con noi per cui non vi fate nessuna illusione su una probabilità di integrazione ed,ancora meno,di assimilazione