19 Marzo 2014

La Popolare di Vicenza chiude il bilancio 2013 con 28 milioni di perdita


Il bilancio 2013 della banca Popolare di Vicenza si è chiuso con una perdita di 28,2 milioni di euro. L’esercizio finanziario è stato comunque approvato all’unanimità dal consiglio d’amministrazione. La giustificazione a questo dato, fornita dalla banca, si incentra sulla parte relativa agli accantonamenti sui crediti deteriorati (quelli non più facilmente esigibili) passati dai 216 milioni di euro del 2012 ai 432,4 del 2013, di fatto raddoppiandoli. “Il 2013 è stato un anno estremamente complesso per l’economia italiana – spiega il presidente di BpVi, Gianni Zonin – credo il più difficile degli ultimi decenni, perché ha rappresentato il sesto anno consecutivo di crisi. Nonostante questo, la nostra banca ha continuato a garantire un sostegno pieno e concreto alle imprese italiane, fedele alla sua natura di vera banca popolare e motore dell’economia reale dei territori in cui opera. Coerenti con la rigorosa politica di bilancio e in vista del cruciale ingresso all’interno del sistema bancario europeo, abbiamo preferito essere molto prudenti nelle valutazioni dei risultati per il 2013 con rilevanti accantonamenti sui crediti deteriorati”.
Valutando gli altri aspetti del bilancio, la banca ha rafforzato la sua solidità patrimoniale portando all’aumento del Core Tier 1 al 9,21%, rispetto all’8,23% del 2012. Inoltre c’è stata una riduzione dei costi: gli oneri operativi sono scesi del -2,3%, migliorando il cost/income al 58,5%.

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