5 Marzo 2014

Lotta ai “furbetti” della Tares: nel 2013 recuperati oltre 100mila euro grazie ai controlli incrociati


Nel 2013 il Comune di Prato ha recuperato 102mila euro dai controlli incrociati sul corretto pagamento della TIA-TARES (Tariffa Igiene Ambientale), svolti dal Servizio Immigrazione durante la procedura di rilascio del certificato di idoneità alloggiativa.
“Tale recupero – afferma l’assessore Giorgio Silli – è stato possibile grazie alla dotazione informatica, alla professionalità dei nostri dipendenti e collaboratori e dalla sinergia tra Comune e ASM. Il recupero di risorse che ogni anno gli uffici consentono, con il loro operato, dimostra l’importanza di far dialogare tra loro le banche dati della Pubblica amministrazione e sottolinea l’impegno del Comune di Prato verso controlli efficaci, per garantire che la contribuzione alla cosa pubblica sia davvero di tutti”.
L’ufficio immigrazione rilascia un documento necessario per i ricongiungimenti familiari o alcune pratiche di soggiorno per i migranti. La richiesta è presentata dai cittadini migranti o dai proprietari che hanno dato loro l’abitazione in locazione o comodato. Durante l’istruttoria, vengono verificati i dati dichiarati incrociandoli con le altre banche dati del Comune e intervenire su eventuali errori (come spesso accade per i dati anagrafici o della toponomastica) ma anche per capire se quell’alloggio (e proprietario o locatario) sono in regola con i pagamenti TIA. Spesso l’ufficio si trova a dover dare lunghe spiegazioni, per far capire il tipo di tariffa e il perché del pagamento all’utente straniero, che dice di non aver pagato perché non a conoscenza di questo tipo di tassa.
In questi casi, il cittadino viene informato di quanto deve all’Amministrazione e gli viene fatto compilare contestualmente il modulo per regolarizzazione la sua posizione, pagando poi il dovuto all’ufficio ASM.

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