21 Marzo 2014

Sequestrato capannone dormitorio a Casale, all’interno 11 lavoratori irregolari


Controllo congiunto di municipale, carabinieri e INPS a Casale. E’ stato passato al setaccio un capannone dove, al momento del controllo, stavano lavorando 11 persone di nazionalità cinese nessuna delle quali era intestataria di regolare contratto di assunzione e per le quali non era mai stato versato alcun contributo previdenziale. Gli ispettori del lavoro hanno verificato che la ditta aveva solo due dipendenti peraltro non presenti al lavoro al momento del controllo. Erano invece presenti, e stavano lavorando, una donna licenziata a febbraio e un clandestino oltre a due persone con domanda di emersione in altre città italiane come collaboratori domestici. E’ scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale notificato alla datrice di lavoro, una donna di 45 anni originaria del Fujian. Tutti i lavoratori erano alloggiati in strutture abusive realizzate all’interno del capannone ed adattate all’improprio uso abitativo in carenza dei minimi requisiti di abitabilità, sicurezza ed igiene. Presenti anche cinque bombole di GPL da 15 chili l’una, di cui 4 di scorta ed una allacciata ai fornelli della cucina realizzata sul fondo del magazzino. Il laboratorio è stato sequestrato insieme ai macchinari azionati in assenza delle previste autorizzazioni, alcuni dei quali non in regola con le elementari norme di sicurezza.

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