11 Marzo 2014

Ditta italiana a Chinatown assume operai orientali: alla Mg Filati produzione fa rima con integrazione


Quando si pensa al lavoro, a Prato emerge sempre la lontananza tra operai italiani e cinesi: si parla di distretto reale e parallelo, di ditte pratesi che faticano ad andare avanti a causa della concorrenza sleale di cittadini cinesi segregati in capannoni-lager e costretti a orari e ritmi estenuanti. E invece a volte lavoro fa rima con integrazione e crescita collettiva, come nel caso della MG Filati di via Zipoli, una realtà industriale del nostro territorio in cui operai pratesi e orientali lavorano fianco a fianco e, insieme, costruiscono il loro futuro e le loro speranze. La ditta è stata tra quelle visitate dal vescovo Franco Agostinelli nella zona vicina alla Chinatown pratese, all’interno della parrocchia di Gesù Divin Lavoratore, in cui si sta svolgendo la visita pastorale.
Emblematico il promemoria, affisso vicino ai macchinari della MG, con i doveri e le buone norme dell’operaio, scritto sia in italiano che in mandarino. “In effetti siamo un’azienda molto integrata – chiarisce Francesca Aucello, figlia del titolare e anche lei impegnata in ditta – oltre ai operai cinesi abbiamo anche un ragazzo pachistano. La nostra fortuna è quella di lavorare in famiglia e per questo cerchiamo di venire incontro alle esigenze di tutti. In questo modo lavoriamo veramente bene, le persone vengono in ditta volentieri e i risultati si vedono: negli ultimi quattordici anni siamo cresciuti tanto e speriamo di continuare così”. Lo conferma ShuLan, che sente veramente la differenza rispetto al suo precedente luogo di lavoro: “Sono in Italia dal 2004 – racconta la donna orientale – e in passato ho sempre lavorato in nero, costretta a turni anche di 12 ore. Poi ho trovato lavoro qui alla MG Filati e mi sembra un altro mondo: lavoro otto ore con busta paga e se ho bisogno di qualcosa chiedo al titolare, che mi ha sempre dato una mano”.
E tra gli operai cinesi c’è anche una coppia che, grazie al sostegno del titolare Matteo Aucello, è riuscita a trovare una casa. Un esempio per una città che deve ripensarsi, anche dentro i suoi capannoni e i magazzini.

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tatazan
tatazan
10 anni fa

Un bravissimo al Sig Matteo se tutti ragionassero come lei Prato salirebbe di qualita’ alla grande!!!!!!!!! Vivere in condizioni umane e’ un diritto per tutti ma e’ anche un impegno che tutti dovrebbero prendere in considerazione!

giovanni
giovanni
10 anni fa

complimenti a Matteo e tutto lo staff MG .
Non parole…ma fatti.

Niccolò
Niccolò
10 anni fa

chapeaux …