22 Aprile 2014

Ecco i 23 che compongono la lista della Lega Nord per Prato


Imprenditrici, studentesse, un avvocato, un pensionato, un’insegnante, l’assessore uscente Grazzini e molti militanti che hanno lavorato e sono stati sempre presenti sul territorio. Capolista è Patrizia Ovattoni, vicepresidente uscente della Circoscrizione Est e commissario provinciale del Carroccio.
E’ la lista dei candidati della Lega Nord per Prato.  23 nomi in tutto, di cui 12 donne e 11 uomini. La Lega Nord si presenterà in coalizione con il sindaco uscente Roberto Cenni.
“La nostra priorità sarà la battaglia contro l’immigrazione incontrollata e selvaggia, che a Prato si tradurrà in lotta al degrado che regna ormai indisturbato nel centro storico. È per questo motivo che abbiamo scelto di aprire la nostra sede in via Canto alle Tre Gore. Per dare un segnale forte ai cittadini pratesi con un presidio di sicurezza e legalità su territorio. Solo pochi giorni fa, grazie al nostro intervento, è stato sventato un furto – ha dichiarato la Ovattoni. “Se saremo eletti – ha continuato la Ovattoni – sarà lotta senza quartiere alla concorrenza sleale del distretto parallelo cinese del pronto moda, che  cresce indisturbato a discapito delle nostre imprese grazie alla manodopera clandestina e al mancato rispetto delle norme. È ora di valorizzare le nostre eccellenze e di riappropriaci dell’industria tessile di Prato”. Inoltre altri punti del programma elettorale per Prato, ha spiegato la Ovattoni, sono la valorizzazione di arte e cultura, la riqualificazione dell’area del vecchio ospedale a Polo oncologico, l’aggiunta di posti letto per la lunga degenza nel nuovo ospedale. Infine “un no secco all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola” perché sottolinea il commissario del Carroccio “non vogliamo un aereo sulle nostre teste ogni 4 minuti che tra l’atro provoca inquinamento ambientale e acustico”.

Lista nominativi : OVATTONI PATRIZIA,GRAZZINI MATTEO, LAZZERI MAURO, BARTOLINI GAIA, PUCCINI PAOLO, BALLERINI MASSIMO, MANELLI ANTONELLA, PECORARO FABIO, CAFISSI CHETI, BARTOLOMEO MASSIMO, DE MUZIO FRANCESCO, VIGNOLINI RENZO, BORCHI SABRINA, GACCI ENRICO, BELLUCCI VANESSA, CARDINI CHIARA, GIUNTI CINZIA, DABIZZI NOEMI, PIERI BENEDETTA, GALLIO ANDREA, PACINI MILVA, GORI BARBARA, LATTARI LUIGI.

 

 

 

 

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Titti
Titti
10 anni fa

altro che carroccio questa è una carretta, povera lega

Rospopratese
Rospopratese
10 anni fa

Ma che sono dello stesso Partito che in Parlamento ha votato che la Marocchina l’era nipote dell’Egiziano?
Come diceva il buon Totò: ma mi faccia il piacereeeee ……………….

pisolo
pisolo
10 anni fa

Ma un si vergognano questa gente a farsi fotografare con dei cartelli di una banalita’ sconcertante? Ce ne uno che dice basta Euro. Mi piacerebbe chiedere alla signora o signorina che lo mostra se è certa che uscendo dall’Euro le condizioni economiche e sociali del nostro paese vivrebbero un secondo rinascimento. Perche se è certa è un conto, ma se lo spera e basta sappia che al fallimento della sua speranza farebbe seguito un impoverimento economico generale ulteriore con acuirsi delle tensioni sociali e probabilmnte con una deriva istituzionale, perchè se è vero che l’Euro penalizza i paesi piu’ deboli come il nostro, l’essere nell’Euro ci consente di essere una nazione della quale. per interessi economici interessa qualcosa a qualcuno che ha l’interesse a farci stare in piedi, lasciato l’Euro saremo abbandonati al nostro destino perchè l’interesse per noi non ci sara’ piu’. Quindi siamo prudenti a caldeggiare soluzioni semplicistiche senza avere la certezza di un vantaggio perchè imboccata una strada, indietro non si torna!Poi vorrei dire a questi signori quali sono i fondamentidel loro credo ideologico-politico? L’onesta’ no perchè con le vicende di Belsito, di Bossi e del suo entourage hanno dimostrato non solo di non essere meno corrotti degli altri, ma di essere peggiori perchè mentre gli altri politici ( non tutti s’intende) rubavano e basta quelli della lega rubavano e davano di ladri agli altri ! Valori religiosi? Si sono ricoperti di ridicolo brandendo le ampolle con le acque del dio Po. Ci fracassano le scatole con stupide ed anacronistiche rievocazioni di Pontida, di Alberto da Giussano, del caroccio e via discorrendo. Vorrei chiedere a Grazzini se la domenica va in chiesa od al Pian del Re a baciare la terra del Monviso dove nasce il fiume sacro a Calderoli, all’Ovattoni se è mai salitra sul Caroccio o se si è mai messa in testa l’elmo con le corna ed queste altre comparse in camicia verde se hanno mai sparato con le doppiette bergamasche sui ladri di Roma o se hanno mai incendiato i catasti.Non possono semplicemente dire che una cosa è il folclore ed una cosa è l’amministrazione della cosa pubblica, perchè il valore di un uomo, che è premessa del valore di un amminitratore ,non puo’ non prescindere dalla adesione a valori e comportamenti che la forza politica a cui si rifa’ propone!