26 Aprile 2014

I Papi Santi e il legame con Prato nei ricordi di mons. Aiazzi e don Romeo – FOTO e VIDEO


Prato e i due Papi Santi che domani saranno canonizzati in San Pietro. Sono tanti i ricordi che legano Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II alla nostra città, ai fedeli e ai sacerdoti pratesi.

 

A Roncalli, il “Papa buono” è legatissimo mons. Vittorio Aiazzi, storico parroco del Sacro Cuore. Nel 1959, un anno dopo l’elezione al soglio pontificio di Giovanni XXIII, una delegazione pratese si recò a Roma per incontrare il Papa. A guidarla naturalmente il vescovo di allora, mons. Pietro Fiordelli, accompagnato da mons. Aiazzi, a quel tempo giovane sacerdote segretario vescovile, poi c’erano Luciano Santini e due seminaristi che in quel momento stavano studiando a Roma, Mario Bonacchi e Alfredo D’Auria.
“Ricordo benissimo quell’incontro – dice mons. Aiazzi – avevamo solo un quarto d’ora di tempo ma rimanemmo nello studio di Giovanni XXIII per oltre mezz’ora, provocando lo stupore dello staff del Papa e delle tante persone in attesa di essere ricevute”. Il sacerdote è testimone diretto della profondo bontà e umanità di Roncalli nel raccontare questo episodio: “Quando vide don D’Auria lo chiamò per nome: ‘don Alfredo! La mamma come sta?’ chiese il Papa al seminarista stupito. Giovanni XXIII si ricordava di questa donna perchè quando era Patriarca di Venezia nel periodo estivo andava a celebrare messa a Sappada nel bellunese, paese di origine di don D’Auria. Così il Papa regalò al seminarista una coroncina del rosario per la mamma. Fu un gesto commovente, che ci colpì molto”, conclude mons. Aiazzi.

A Giovanni Paolo II, che venne a Prato il 19 marzo 1986, sono devote tantissime persone. In particolare don Serafino Romeo, parroco di Chiesanuova, che deve, in buona parte, la sua vocazione a Wojtyla. “Nel 1993 lasciai il Seminario dopo tre anni di permanenza, pensavo che non questa strada non fosse la mia – racconta il sacerdote – poi nel 2000 andai a Roma alla Giornata mondiale della gioventù. Partecipai alla veglia prima della giornata conclusiva dell’evento, quella sera Giovanni Paolo II parlò delle vocazioni e in particolare di quella sacerdotale, disse: ‘se qualcuno si sente pronto si alzi! Io mi sono trattenuto ma dentro di me è come se fossi alzato. Così ho deciso di tornare in Seminario e nel 2003 sono stato ordinato sacerdote”. Don Serafino ammette: “La mia vocazione si deve a lui e a quelle parole”. A testimonianza di questo legame e in occasione della speciale giornata di domani, a Chiesanuova, dentro la chiesa, è stato sistemato un grande telo dove una parrocchiana ha cucito il volto di Giovanni Paolo II.

Guarda sotto il video con l’intervista a don Serafino Romeo

Anche Tv Prato rende omaggio alla speciale giornata di domani. Questa sera alle 21,10 trasmetteremo il docufilm “E venne un Santo tra noi”, dedicato alla visita di Giovanni Paolo II a Prato nel 1986. Il video, a cura di Gianni Rossi per la regia di Fabrizio Marini, contiene le più belle immagini di quello storico ed emozionante 19 marzo di 28 anni fa, un giorno rimasto nel cuore di tutti i pratesi.

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