6 Aprile 2014

In tanti cercano “Maledetti Toscani” di Malaparte, ma da tre anni è fuori catalogo. L’attesa però sta per finire


«Ogni settimana ci sono almeno due persone che ci chiedono “Maledetti Toscani” e purtroppo la risposta è sempre la stessa: il titolo è fuori catalogo». Fabio Nardi, della libreria Mondadori di via Guizzelmi, è testimone di come questo libro di Malaparte sia ancora oggi richiestissimo dai pratesi. «A volerlo sono le persone più disparate – aggiunge il libraio del centro – uomini e donne, soprattutto di mezza età e quando diciamo loro che l’opera non si trova sono stupiti e non prendono altro, vogliono quello». La stessa cosa, anche se con minor frequenza, avviene anche nelle altre librerie pratesi, alla Giunti in corso Mazzoni per esempio sono molti gli studenti che lo richiedono per motivi scolastici ma anche qui la risposta è negativa.

«Maledetti Toscani» è considerato un inno alla toscanità,  ma anche alla pratesità, in esso è contenuta la celebre frase: «io son di Prato, m’accontento di esser di Prato, e se non fossi nato pratese non vorrei esser venuto al mondo». Non si tratta di un romanzo, né un saggio, anche se il testo potrebbe ricordarne la struttura. Il libro è scritto in modo vivace e irriverente, in tipico stile malapartiano o semplicemente toscano. In questi ultimi tempi di voglia e riscoperta delle radici cittadine per molti «Maledetti Toscani» è sembrata la lettura più azzeccata e ricercata. Il titolo però è ufficialmente fuori catalogo dal 2011, l’ultima edizione è targata Oscar Mondadori e costava 8,50 euro. «Nel periodo natalizio il numero delle richieste aumenta tantissimo», afferma il libraio Nardi «e solo in quel caso l’acquirente, che intende fare un regalo, compra un’altra opera di Malaparte, in particolare “La pelle”». Quando un libro esce dal commercio la casa editrice richiede tutte le copie lasciate in conto vendita nei negozi, «a noi fu chiesto di restituire gli invenduti oppure di acquistarli – dice ancora Nardi – non ci pensammo un minuto e li comprammo tutti, ovviamente li finimmo subito».

I diritti delle opere di Malaparte appartengono agli eredi dello scrittore, tra questi l’avvocato fiorentino Niccolò Rositani Suckert, la cui nonna Edda, era sorella di Curzio Malaparte, al secolo Kurt Suckert. Tra gli eredi e Adelphi si è stabilito un accordo secondo il quale la casa editrice milanese ha una specie di prelazione sulla pubblicazione di tutti i titoli di Malaparte, tra i quali ci sono anche alcuni inediti. Per Adelphi sono già usciti sei opere dello scrittore pratese, tra queste i noti «Kaputt» e «La pelle» ma anche l’inedito, e gustoso, «Coppi e Bartali».

Adesso sembra che l’attesa sia terminata perché Adelphi sta per ripubblicare il libro tanto cercato dai pratesi. Ad anticiparlo il settimanale Toscana Oggi che riporta anche una intervista tutta da leggere al pronipote Niccolò Rositani Suckert, il quale accusa Prato «di disinteressarsi totalmente alla figura di Malaparte».
«Con la casa editrice stiamo pensando di fare delle prossime pubblicazioni – anticipa Rositani, che è anche legale di Adelphi – sicuramente ci sarà il saggio “Viva Caporetto” e non escludo che uno dei titoli possa essere “Maledetti Toscani”, visto il grande interesse che riscuote ancora oggi questo libro».

Dalla casa editrice nessuna conferma ufficiale, ma si lascia intendere che questa opera tanto ricercata possa essere inserita con molta probabilità tra le nuove uscite alle quali Adelphi sta lavorando proprio in questi giorni. «Malaparte è uno tra i principali autori della nostra casa editrice – dice Giorgio Pinotti, responsabile Adelphi per gli la letteratura italiana – e contiamo di pubblicare altre opere della sua corposa produzione, in particolare, grazie al rapporto con gli eredi, intendiamo stampare i vari “taccuini” dello scrittore, in gran parte inediti, dove l’autore ha appuntato e descritto incontri, interviste e considerazioni. Quello dei “taccuini” è un nuovo filone sul quale intendiamo concentrarci». Lo stesso Rositani ha confermato l’esistenza di molto materiale inedito in suo possesso, mentre altrettanto è contenuto nell’archivio acquistato – e potremo aggiungere perso da Prato – nel 2009 dal Marcello Dell’Utri per la Biblioteca di via del Senato a Milano. Intanto le uscite e le ristampe proseguono, meno di un mese fa, Adelphi ha pubblicato l’edizione economica di «Kaputt», fino a oggi solo in edizione «lusso» a 22 euro.

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giannetto malespini
giannetto malespini
10 anni fa

C’e’ amcora, sicuramente la possibilita’ di acquisire
l’archivio Malaparte,perche’ Dell’.Utri si e’ sempre
dichiarato disposto alla trattativa.Il fatto e’ che noi pratesi abbiamo sempre trascurato uno dei piu’
grandi scrittori europei, piu’ noto all’estero che
in casa sua La biografia di Malaparte scritta da Maurizio Serra edita da Bernard Grasset a Parigi, ha ottenuto due massimi premi letterari il ‘Goncourt’ e il’ Casanova’.E’ un opera poderosa di oltre 600 pagine,sarebbe bello che Prato ne curasse la traduziona.cosi’ i pratesi,specie i giovani conoscerebbero finalmente questo’ maledetto toscano’ e speriamo che fra una ‘palla grossa’ e’ l’altra, qualcuno ci pensi…