14 Aprile 2014

Un’opera permanente notturna in Santa Maria in Castello: è la Grande Sognatrice di Corneli, protagonista di Prato Contemporanea


Due opere d’arte immateriali fatte di luci ed ombre e uno spettacolo di poesia visiva dedicato a Malaparte. Sono le prime anticipazioni di Prato Contemporanea, un festival che animerà nelle prossime settimane il centro storico con l’arte contemporanea. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Prato in collaborazione con il museo pECCI e il sostegno di ASM e ha come obiettivo principale quello di celebrare il contemporaneo della città, in occasione dell’imminente apertura della nuova ala espositiva del Pecci.
Dopo la riapertura del Museo di Palazzo Pretorio che testimonia la fondamentale opera di ricostruzione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città, Prato Contemporanea vuole collegare idealmente le memorie del passato e i luoghi storici (dal Palazzo Pretorio al Castello dell’Imperatore) alla raccolta di ricerche artistiche contemporanee fra le più avanzate e sperimentali, di cui il Centro Pecci rappresenta il punto di riferimento. In questo “ponte” fra l’arte di ieri e quella di oggi, che fa di Prato una realtà fra le più dinamiche a livello culturale, s’inserisce il programma espositivo di PRATO CONTEMPORANEA, articolato in vari progetti d’arte per la città, alla cui ideazione e realizzazione sono stati chiamati artisti di fama nazionale e internazionale.

Il 17 maggio Emilio Isgrò porterà al Metastasio una performance di poesia visiva ispirata a Curzio Malaparte. Mentre le prime due opere di Contemporanea si Possono già ammirare. Si tratta delle realizzazioni di Fabrizio Corneli, artista che ha realizzato installazioni permanenti in Italia, Francia, Belgio, Germania e Giappone. E che ne ha realizzate due per Prato: per la piazza Santa Maria in Castello, a pochi passi dal Palazzo Pretorio, Corneli ha concepito la Grande Sognatrice (2014), un monumentale volto femminile assorto nei propri pensieri che appare solo al buio, dal tramonto all’alba, sul retro del cinema Eden dove l’immagine proiettata diventa “arte di meraviglia e illusione”. L’opera è permanente.

Dello stesso artista, al piano terra di Palazzo Pretorio, si può ammirare l’installazione Pelle di luce I (2001-2011), acquistata dagli Amici del Museo Pecci in seguito alle partecipazione dell’artista alle mostre “Continuità: Arte in Toscana 1990-2000” (a cura di Jean-Cristophe Ammann), “Italian Genius Now” (a cura di Marco Bazzini) e “Padiglione Toscana” (a cura di Vittorio Sgarbi), tutte realizzate dal Centro Pecci.
Lo sviluppo temporale del percorso urbano di PRATO CONTEMPORANEA avrà seguito nel mese di maggio, con progetti artistici che coinvolgeranno ancora il Palazzo Pretorio, nuovo cuore pulsante della città, il Cassero medievale, il Castello dell’Imperatore, quest’ultimo attraverso gli interventi di Carlo Bernardini, con un progetto di arte e luce e Karina Kaikkonen attraverso arte e tessuto per poi estendersi al Teatro Metastasio con una emozionante perfomance il 17 maggio (in occasione della notte dei musei) di Emilio Isgrò dedicata a Curzio Malaparte per poi ritornare, con un incontro con l’architetto Nio,  al nuovo Centro Pecci che sarà il prossimo fulcro nevralgico di una città e di una regione attive nel favorire e promuovere sviluppi artistici ed esperienze culturali innovative.

“Quello di Prato Contemporanea – ha dichiarato il Sindaco di Prato e Presidente del Centro Pecci Roberto Cenni – è un progetto che conferma la forte vocazione  contemporanea della città che già in passato attraverso la diffusione di varie gallerie d’arte, il ruolo del Metastasio e la nascita del Pecci aveva puntato su questa strada per valorizzare il suo patrimonio culturale. Ora con l’ampliamento del Pecci si rende necessaria una maggiore contaminazione dell’arte del nostro tempo in città e nei suoi luoghi storici per rafforzare ulteriormente il ruolo di Prato come città dinamica in grado di affrontare le sfide del nostro tempo e capace di  trasformare questi atti concreti in energia, orgoglio e nuove opportunità di sviluppo”.

Schede artisti
FABRIZIO CORNELI, artista fiorentino affermato a livello internazionale, indaga la luce come sostanza immateriale che, in costante gioco dialettico con l’ombra, crea e dissolve per anamorfosi presenze inafferrabili ed evanescenti. Per la piazza Santa Maria in Castello, a pochi passi dal Palazzo Pretorio, ha concepito la Grande Sognatrice, un monumentale volto femminile assorto nei propri pensieri che appare magicamente dal tramonto all’alba sul retro del cinema Eden, luogo dove l’immagine proiettata diventa “arte di meraviglia e illusione”.
EMILIO ISGRÒ fin dai suoi esordi ha accompagnato la produzione artistica con l’attività di scrittore e poeta. Famoso a livello internazionale per le sue “cancellature” con le quali ha contribuito alla nascita e agli sviluppi della Poesia Visiva e dell’Arte concettuale. Per Prato ha ideato un progetto che prevede tra l’altro una  performance inedita, il 17 maggio in scena al Teatro Metastasio che si configura come un personale omaggio dell’artista siciliano a Curzio Malaparte.
KAARINA KAIKKONEN, artista finlandese nota per i suoi progetti ambientali e per le grandi installazioni realizzate con l’uso di materiali semplici, come la stoffa, realizzerà un’opera site specific al Castello dell’Imperatore. Il suo desiderio è che attraverso quest’opera d’arte la gente veda se stessa e questo mondo in un modo diverso.
CARLO BERNARDINI ha incentratola sua ricerca visiva sul concetto di trasformazione percettiva dello spazio, attraverso opere tese fra dimensione scultorea e installazione ambientale. Realizzate con fibre ottiche e superfici elettro-luminescenti, le sue installazioni creano uno spazio di luce architettonico, incorporeo ma visibile, che cambia totalmente la funzione e la struttura dell’ambiente reale. Per Prato l’artista ha ideato un’opera per collegare virtualmente il Castello dell’Imperatore e il Cassero medievale.

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