16 Maggio 2014

Addio ad Olimpia, il levriero che “curava” giocando i bambini malati


Con la sua tenerezza ha curato e alleviato le sofferenze di decine di bambini ricoverati all’ospedale di Prato. Purtroppo da qualche giorno, Olimpia, il levriero Galgo che aveva partecipato a progetti di Pet-Therapy con la fondazione Ami e l’Asl 4, ci ha lasciati. Ecco la lettera d’addio indirizzata simbolicamente a tutti i bambini e a chi le ha voluto bene.

“Cari tutti, oggi, 08 maggio, ore 16.15, in compagnia della mia cara amica Dorina e dei miei simili, Sale e Pepe, ho concluso il mio contratto di vita, così, in un istante, nel giardino che mi ha vista per molte primavere. Vi scrivo due righe, prima di andarmene, per salutarvi… Saluto il castello di Cafaggiolo, in cui sono nata, e le due signore che mi hanno allevata, i miei compagni pelosi che mi hanno accolta con corteggiamenti e baruffe, la mia famiglia, lei, lui e due figli, i giochi sul tappeto, gli ossi nel giardino, i biscotti nella cuccia al mattino. Saluto l’università di Pisa, in cui mi hanno educata ad essere una brava canina per attività assistite – “ma i levrieri come fanno? Mi dicevano” – “fanno” – ho risposto nel mio esame AIUCA. Saluto Maria e Mariagrazia, e tutti i nonni che, assieme alla struttura, mi hanno accolto in casa Serena, in tanti piccoli momenti di gioia. Saluto tutti gli studi medici ed i pazienti con cui ho lavorato nei miei 10 anni, che hanno abbracciato, con commozione, la mia co-terapeuta, in questa settimana. Saluto tutti i bambini e le famiglie incontrati negli ultimi anni nelle attività svolte presso la pediatria e la neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Prato e gli ambulatori Giovannini: non scorderò i vostri sorrisi, le corse, la merenda in fattoria. Saluto la scuola Don Bosco di Prato, che mi ha vista, nello scorso Febbraio e Marzo, in attività di socializzazione e gioco con i piccoli della materna. Grazie Dorina, grazie bambini, grazie dottori, grazie maestre e direttrici, grazie addestratori, grazie amici pelosi, grazie dei passi leggeri e gioiosi che abbiamo fatto assieme. Una raccomandazione: proseguite, con tenacia, sul percorso che, per il giusto tempo, ho condotto, proseguite ad amare questo capolavoro che è la vita. Olimpia”.

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