L’ortolano “di una volta” con la modernità e la creatività di 50 anni dopo. Di quelli con i prodotti selezionati dei contadini toscani e con modalità di ordinazione e vendita anche tramite Facebook e, perché no, Whatsapp.
Lo Spaccio dell’Orto nasce così, dall’intraprendenza di Anamaria Codilean che, nonostante i tempi di crisi e la generale diffidenza a investire in queste attività, non si è persa d’animo e ha voluto dare seguito a una idea: quella di aprire una attività in proprio. Arrivata a Prato nel gennaio del 2009, Anamaria ha lavorato a lungo in una pizzeria, prima di decidere, l’anno scorso, che quei ritmi non facevano per lei. Allora si licenzia, “perché decido di rimboccarmi le maniche per conto mio”. Non è stato facile: “Il mio sogno era aprire una attività mia”, spiega. “Tutti mi scoraggiavano ma io non mi sono persa d’animo. Ho cercato di capire quale poteva essere un settore buono in cui investire. Poi, considerata la grande attenzione che di nuovo si sta riscontrando verso il cibo buono e sano, ho pensato che un ortofrutta potesse fare al caso mio”.
Ovviamente Anamaria ci ha messo del suo: lo spaccio dell’orto si trova infatti in via Ferrucci a due passi dal supermercato Pam “e ai miei clienti dovevo offrire un servizio diverso”. Così, forte di un background nella ristorazione, e di una formazione a cavallo tra l’amministrazione (in Romania) e i rapporti al pubblico (nei corsi del Centro per l’Impiego), Anamaria ha scelto prodotti di aziende selezionate, per lo più toscane ma non solo: “I prezzi sono nella media, e io cerco di avere un approvvigionamento quotidiano: se il giorno dopo avanza qualcosa, lo metto a sconto”. La formula sembra funzionare: “A tre mesi dall’apertura ho già dei clienti fissi, e le persone sono soddisfatte. Io non mi voglio fermare né scoraggiare anche se intorno il momento è difficile. E poi chissà, magari un giorno riuscirò ad andare ancora avanti e coronare un altro sogno: quello di aprire un ristorante tutto mio….”
LuciPec
