8 Maggio 2014

Taglio di 80 posti letto per l’estate all’ospedale nonostante 22 nuove assunzioni. E i sindacati si dividono


Fra giugno e settembre i posti letto al nuovo ospedale scenderanno a quota 460, raggiungendo un picco negativo ad agosto quando saranno in totale 445. La decisione arriva in vista del periodo estivo e per permettere a tutti gli operatori sanitari di andare in ferie. L’accordo è stato sancito con i sindacati, che comunque hanno preso posizioni diverse sull’argomento. In generale gli ottanta posti letto saranno tagliati nei reparti meno frequentati d’estate fra i quali ortopedia ma anche alcuni in area medica. Ad agosto invece ci sarà un taglio ulteriore di 15 posti di chirurgia ambulatoriale, quella dove in media il paziente resta fra i trenta minuti e le due ore. La diminuzione di posti letto arriva nonostante l’assunzione a tempo di 22 nuovi operatori fra oss, ostetriche e infermieri. Dall’azienda ospedaliera fanno sapere che “non c’è niente di diverso rispetto a quanto deciso per la scorsa estate”.

I sindacati invece si dividono. Tanto che Cisl e Uil hanno mandato un comunicato stampa in cui si parla di “scetticismo”, mentre la Cgil esprime parziale soddisfazione. Questo il comunicato della Cisl – Uil:”I Sindacati CISL e UIL del Pubblico Impiego operanti sul territorio Pratese, si dicono scettici su come la ASL vuole affrontare il periodo estivo. La situazione del personale – evidenziano i Segretari dei CISL e UIL: Massimo Cataldo e Patrizia Pini – è di forte tensione, in quanto ad oggi, a parte le assunzioni dei precari e la loro proroga per far fronte alle criticità del periodo estivo, garantita in questi giorni dai vertici aziendali, a nostro avviso si ha poca garanzia di tenuta dei servizi nei confronti degli utenti. Se a questo aggiungiamo anche le comunicazioni date dalla Direzione Aziendale che vedono, sempre per far fronte al periodo estivo, una chiusura di circa 90 posti letto, la criticità – proseguono i due segretari- diventa preoccupazione in quanto, anche negli anni passati, l’ASL ha già usato la strategia della chiusura dei posti letto salvo poi riaprirli a distanza di qualche giorno con la scusa di iperafflusso di utenti. La preoccupazione si manifesta proprio in questo caso, in quanto l’iperafflusso è un qualcosa di improvviso che comporta a monte delle strategie precodificate, ma se ciò si manifesta immancabilmente tutte le volte che si attua l’operazione di riduzione dei posti letto per il periodo estivo, si rischia di mandare in crisi il sistema di tenuta e la condizione da attenzionare maggiormente, a questo punto, è quella legata all’impatto che, anche per questo anno, il periodo estivo avrà sul personale e conseguentemente sull’utenza. I Sindacati, prendendo atto della volontà della ASL di voler rispettare gli accordi storici atti a normare la tempistica e la durata delle ferie estive dei lavoratori, durante le ultime trattative hanno chiesto tra le condizioni per accedere al periodo delle ferie, quella di non incrementare il carico di lavoro sulle spalle degli operatori che rimarranno in servizio e questo non solo per gli operatori ma, in particolare, per la qualità del servizio da erogare all’utenza. Noi – conclude la nota- rimaniamo sempre dell’idea che sulla Sanità Pratese in questi anni non sia stata fatta una politica del personale adeguata, che fronteggiasse le criticità di una Sanità che si evolve, ma una politica frenetica che andasse a tappare le falle createsi nel tempo a causa di strategie di risparmio e piani di rientri economici”.

Questa invece la nota della Cgil: “La FP CGIL di Prato, per voce del segretario Sandro Malucchi, ritiene importante l’intesa trovata per permettere la fruizione delle ferie da parte degli operatori sanitari senza che ciò implichi un abbassamento della qualità del servizio ai residui 450 pazienti inseriti nei posti letto rimasti attivi. “Il compenetrarsi delle esigenze organizzative aziendali con il rispetto dei protocolli di cura e con la necessità di fruire di un periodo di riposo feriale dei lavoratori dell’ospedale e del territorio è il punto di mediazione necessario per continuare a erogare il servizio sanitario pubblico nel rispetto delle regole condivise. La chiusura dei citati 95 posti letto – continua il sindacalista di piazza Mercatale – è comunque un effetto organizzativo che non può renderci soddisfatti e che sottende una difficoltà che per esempio non si verifica nella vicina Pistoia dove l’ospedale non chiude nessun posto letto. Certo è che non si riterrà tollerabile – queste le conclusioni – il peggioramento della qualità del servizio di assistenza e cura in conseguenza dell’aumento dei carichi di lavoro del personale. Soprattutto se ciò fosse causato dall’eventuale venir meno delle condizioni, concordate tra le parti, di chiusura dei posti letto all’ospedale Santo Stefano”.

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valter
valter
10 anni fa

c’è poco da commentare,auguriamoci di stare in salute,già i letti erano diminuiti rispetto al Misericordia & Dolce ora 100 letti tagliati per l’estate,i sindacati sbandierano accordo importante ! i dipendenti devono avere le ferie,giustissimo ! e i cittadini ? a che tram si attaccano ?? non si potevano dare le ferie a rotazione in modo da limitare i disagi ?? ricordo specieb ai capoccioni che l’ospedale è per i cittadini e non i cittadini per l’ospedale ! povera Prato !!

lello
lello
10 anni fa

Quando parlerete di nuovo di sprechi, e tagli lineari, ripensate a queste notizie e pensate che in una realtà come la nostra per far fare le ferie al personale c’è bisogno delle chiusure..votate votate la destra…

Il pratesaccio
Il pratesaccio
10 anni fa

la Cgil è favorevole a questo accordo? ma non sono quelli schierati a favore dei cittadini???