Anche Confcommercio crede nel progetto Banca Popolare di Prato. E’ stato siglato un accordo di partnership tra l’associazione di categoria che tutela l’interesse dei commercianti e la costituenda azienda di credito, nata per investire a Prato ogni centesimo raccolto a Prato.
Tra i due presidenti, Canio Molinari e Francesco Garbin Guarducci, è stato siglato un protocollo d’intesa che permetterà ai circa duemila soci
dell’organizzazione datoriale di essere contattati e messi a conoscenza dell’iniziativa creditizia da parte del Comitato Promotore della Popolare
di Prato. Un’iniezione di fiducia per il progetto che ha come obiettivo primario quello di raggiungere un capitale sociale di almeno 10 milioni di
euro entro il prossimo novembre. Al momento ne sono stati raccolti circa la metà. ”Con il sostegno degli amici di Confcommercio - ha sottolineato Garbin Guarducci - questo obiettivo diventa più semplice da raggiungere. La loro efficiente struttura e l’elevato numero di iscritti ci consentiranno di far conoscere questa nostra costituenda banca, nata per dotare il territorio pratese di una sua azienda di credito di riferimento, rapidamente e in maniera efficace”.
“Siamo orgogliosi di poter dare supporto ad un progetto che nasce da e per Prato – commenta il presidente di Confcommercio Canio
Molinari – La nostra città ha bisogno di tornare a credere in strutture che siano fortemente radicate sul territorio. Dare la possibilità ai
nostri associati di entrare a far parte di questo nuovo e stimolante progetto, significa dare un segnale di speranza a tutti i piccoli e medi
imprenditori che rappresentiamo da oltre 60 anni. Confcommercio ha assunto un impegno morale, che ha come obiettivo quello di promuovere la
mission della Banca Popolare di Prato tra i suoi oltre 2500 associati. Siamo sempre stati i primi sostenitori di progetti di crescita della
città e continueremo a farlo” Quello di oggi è solo l’ultimo accordo stipulato dal Comitato Promotoredella Banca Popolare di Prato, il cui numero di sottoscrittori ha abbondantemente superato quota 300 tra persone fisiche e giuridiche.
