26 Giugno 2014

Dai tessuti antismog alle zanzariere intelligenti, Tecnotessile presenta al distretto tutti i campi di ricerca


Un itinerario cittadino con tre iniziative a Palazzo dell’Industria, al Museo del Tessuto e al Giardino Buonamici per far conoscerte alle imprese del distretto le opportunità offerte da Tecnotessile, centro di ricerca tecnologica esistente a Prato dal 1972. Il centro – unico che opera in campo tessile e meccano-tessile in Italia – offre servizi, workshop e laboratori in campo meccanico e chimico, fa ricerca sulle nanoparticelle, trattamenti per dotare i tessuti di proprietà speciali, ed è in grado di realizzare prototipi per le aziende. Negli ultimi anni dal Tecnotessile sono usciti progetti come il tessuto antismog, i materiali antibatterici, le garze postoperatorie per la ricostruzione degli organi, ma anche la zanzariera che cattura le particelle di polveri sottili e altre applicazioni in campo biomedicale, tessile-tecnico, trasporti, protezione e affini.
Dopo oltre dieci anni è stato rinnovato il consiglio di amministrazione, presieduto dalla vicepresidente dell’Uip Francesca Fani e composto da: Sara Casini, Fabio Filocamo, Alessandro Ricci, Giuseppe Casarotto, Roberta Pecci, Massimo Biancalani, Massimo Lolli, Giambattista Garza, Fabio Giusti, Ermanno Rondi Totto, Fosco Tosti, Roberto Sarti.

“Dell’attività e dei primati di questo importante polo di innovazione e ricerca si parla troppo poco – afferma la nuova presidente di Tecnotessile Francesca Fani -. Concentreremo buona parte del nostro impegno alla promozione di questa realtà soprattutto sul territorio, certi che il nostro lavoro rappresenti per tutto il sistema economico territoriale un’interessantissima risorsa di sviluppo. Con il nuovo Cda stiamo dando un nuovo corso a Tecnotessile: crediamo che la grande attività di ricerca degli ultimi anni, che spazia in molti settori, possa oggi più che mai essere messa a frutto delle piccole imprese del manifatturiero e che gli sforzi per avere un contatto sempre più stretto e di collaborazione debba essere fatto non solo nel distretto pratese ma anche sul territorio nazionale. L’innovazione è e rimane il punto nodale dal quale ripartire e un centro di ricerca così vicino alla città ed alle imprese è un patrimonio prezioso da sfruttare”.

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