13 Giugno 2014

Tavolo per Prato: il governatore Rossi propone una “moratoria” di sei mesi per le aziende cinesi – FOTO


Si è tenuto questa mattina a Palazzo Chigi il “Tavolo per Prato” convocato dal presidente del consiglio Matteo Renzi per discutere dei problemi della città sul fronte sicurezza, contrasto all’illegalità ed economia. Sono presenti il sindaco Matteo Biffoni, il presidente della Provincia Lamberto Gestri, il governatore Enrico Rossi, il capo della task force degli ispettori sul lavoro della Regione Renzo Berti, il Prefetto di Prato Maria Laura Simonetti ed i parlamentari pratesi tra cui il sottosegretario Antonello Giacomelli. Il premier Renzi ha portato il suo saluto alla delegazione pratese e dopo aver introdotto i lavori ha delegato il sottosegretario Lotti a presiedere l’incontro, a cui sono presenti numerosi funzionari dei vari ministeri interessati. Tra le richieste presentate al Tavolo per Prato quella del governatore Rossi che ha proposto un “patto di fiducia” con gli imprenditori cinesi all’atto dei controlli, per concedere loro sei mesi di tempo per mettere in regola le proprie aziende. Un’accordo scritto che vincolerebbe gli imprenditori ad individuare un responsabile per la sicurezza che avrebbe il compito di guidare il processo di regolarizzazione dell’azienda. Una proposta da definire nei modi e nei termini che sicuramente farà discutere.

Rossi, uscito in anticipo dall’incontro per altri impegni, ha rivendicato lo sforzo compiuto dalla Regione con l’impiego di 50 ispettori per Prato. “A questi andranno ad aggiungersi anche 15 giovani cinesi che faranno da mediatori culturali” detto Rossi, secondo il quale oltre ai tradizionali controlli serve anche uno sforzo importante di comunicazione con la comunità cinese. Secondo il presidente della Regione Toscana i segnali positivi non mancano: “Ci sono tanti imprenditori orientali che chiedono di mettersi in regola, pertanto dobbiamo dare loro strumenti per poterlo fare, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali cinesi e le associazioni di categoria italiane”. Altra priorità per Rossi è la separazione fra luoghi di lavoro e di abitazione. A questo proposito il governatore ha rilanciato l’idea di dar vita a degli alloggi per gli operai che attualmente vivono nelle fabbriche. “Ne parleremo con l’amministrazione comunale” ha concluso Rossi.

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giorgio silli
giorgio silli
9 anni fa

Qualora venisse concessa una moratoria a chicchessia, cinesi, spagnoli, italiani o altri faremo le barricate. non aggiungo altro. La dichiarazione di Rossi credo che dica tutto.

Fabio Calamai
Fabio Calamai
9 anni fa

Non capisco per quale motivo le regole per le aziende debbano essere diverse tra le aziende italiane e quelle cinesi .
Chi ha sempre fatto tutto regolarmente non deve avere nessun vantaggio , invece chi ha sempre fatto il contrario deve essere tutelato e aiutato .
Se volevano mettersi in regola sapevano bene come fare .

moni
moni
9 anni fa

Parere personale:6 mesi per mettersi in regola? Assolutamente troppi. All’atto dei controlli dovrebbero essere già a norma.

Mery
Mery
9 anni fa

Ma questi tre Renzi,Rossi e Biffoni quanto bene vogliono ai cinesi! Fanno razzismo al contrario cioe’ contro i pratesi! Pratesi vi rendete conto in che mani vi siete messi votando come avete votato! Poerannoi come ci si ritrovera’!