14 Luglio 2014

Caso Bofrost a Montemurlo, Enel Distribuzioni: “Anche noi siamo vittime della burocrazia”


Per spostare un cavo dell’alta tensione dell’Enel occorre il parere di sette enti e per questo Bofrost, che vuole investire in un nuovo impianto ad Oste ed assumere 20 persone, dovrà aspettare almeno un anno. Dopo la denuncia del sindaco di Montemurlo Lorenzini (leggi l’articolo), che aveva scritto una lettera al premier Renzi per segnalare il caso di burocrazia paralizzante (in Austria per avere le autorizzazioni bastano 28 giorni), sul caso interviene Enel Distribuzione. In una nota l’azienda precisa che “i permessi richiesti non sono a discrezione dell’Azienda elettrica la quale non fa altro che attenersi alla normativa vigente per operare nel rispetto della legge e attivare i propri impianti nella massima efficienza e sicurezza per i clienti e per il proprio personale nella fase operativa”.

Enel Distribuzione si dice non responsabile dell’accaduto e aggiunge che anzi “spesso è vittima della cosiddetta burocrazia che comporta carichi di lavoro e iter autorizzativi molto impegnativi. Trattandosi di impianti elettrici e di potenze significative – aggiunge Enel – è anche opportuno precisare che il percorso di installazione richiede operazioni complesse e delicate, che Enel Distribuzione da sempre esegue con professionalità e rapidità per quanto riguarda la parte di propria competenza che prescinde dalle autorizzazioni che devono rilasciare gli altri Enti”.

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Gabrio
Gabrio
9 anni fa

Ma sapete perchè??
Perchè tutti questi enti sono stata creati dai politici per dare posti e raccogliere voti…e rompere le balle a chi crea lavoro… Credo che i più siano d accordo con me.