Enrico Benelli è stato eletto all’unanimità come nuovo Provveditore della Misericordia di Prato. L’elezione è avvenuta nel corso del Magistrato convocato mercoledì 16 luglio. L’elezione si è resa necessaria dopo l’atto di sfiducia che i componenti del Magistrato hanno votato nei confronti di Aurelio Risaliti, eletto Provveditore nell’adunanza del 18 giugno scorso.
Benelli torna così nell’incarico che ha ricoperto negli ultimi sei anni. Con lui sono stati rinnovati negli incarichi Maurizio Bigagli, come vice Provveditore ai servizi, Alessandro Castagnoli, nel ruolo di Capo gruppo Protezione civile e Gianluca Mannelli come Coordinatore delle Confraternite.
Benelli era decaduto da Provveditore per aver rassegnato le dimissioni lo scorso 7 giugno contestualmente alla rinuncia dell’incarico di Proposto da parte di Luigi Biancalani, che aveva lasciato la guida dell’Arciconfraternita per ricoprire il ruolo di assessore comunale.
Scusate, ma con il massimo rispetto per la persona a me sembra che una carica cosi’ importante dovesse richiedere uno spessore ed una preparazione che il sopraindicato provveditore non ha.E il tempo per verificare quanto da me sostenuto c’è stato. Il problema è che nelle istituzioni si verifica quanto avviene nella societa’ politica: cioè le scelte non sono guidate da riflessioni e da considerazioni di ampio respiro ma da “referendum” estemporanei per cui non è la politica a guidare le scelte, ma sono le scelte ad orientare la politica. Intendendo per “politica” non quella partitica, ma quella con la P maiuscola ovvero la disciplina che affronta i problemi ed impostare la loro risoluzione.
Oh pisolo, torna a parlare di politica, visto che ti piace tanto! Tu della Misericordia cosa sai?!
Caro Paolo ne potrei sapere anche piu’ di te. Perchè tu che ne sai di che cosa ne so io? Il fatto sostanziale è che Benelli questo ruolo l’ha ricoperto e non per poco. Il giudizio è quindi possibile e non è scontato che sia benevolo. Ma non è la sua persona ad essere sotto accusa quanto le modalita’ che spingono a determinate scelte e che spesso sono estemporanee e prive di senso. Credo che la Misericordia debba puntare piu’ in alto e basta, accettare determinati livelli vuol dire dare il la per il De profundis.