10 Luglio 2014

Festival delle Colline, il trombone di Petrella “sveglia” i giovani talenti di Poggio – VIDEO


Il trombone è stato il vero protagonista che ha dato il via al Festival delle colline ieri sera presso il teatro Ambra di Poggio a Caiano. Colpa della pioggia, che non s’è fatta attendere, la rassegna ha dovuto rinunciare per la propria serata d’apertura allo splendido scenario della Villa medicea, ripiegando sul teatro parrocchiale.

Il maltempo, però, non ha posto limiti all’espressione vera del festival, la musica: prendete un gruppo di meritevoli allievi della scuola “Ottava Nota” di Poggio a Caiano, uno dei migliori trombonisti jazz a livello internazionale, Gianluca Petrella, condite il tutto con gli arrangiamenti del tastierista Franco Santarnecchi; a coadiuvare metteteci altri musicisti di rilievo come la vocalist Titta Nesti, il batterista Stefano Tamborrino, Marco Cattarossi al basso, Tommaso Macelloni alla chitarra ed otterrete “Colline all stars feat. Gianluca Petrella”. Indubbio, ribadiamo, il protagonismo del trombone nello scenario musicale della serata, suonato magistralmente da Petrella, musicista pluripremiato anche fuori dai confini nazionali. Sicuramente ha reso concrete le potenzialità che questo strumento può avere anche fuori da un contesto orchestrale, aiutandosi anche con gli ormai onnipresenti, ma comunque interessanti, effetti elettronici.

Degna di nota anche la voce di Titta Nesti che in un brano a cappella, sostenuta dal solo coro, ha dato prova di tutta la sua potenza espressiva, purtroppo tenuta un po’ troppo a freno durante tutto il resto della serata. Ad accompagnare l’ensamble jazzistico alcuni ragazzi della scuola di musica del paese con violini, viola, flauti traversi e un coro, a compimento di un interessante progetto di integrazione e collaborazione con l’obiettivo di far interagire questi aspiranti musicisti con chi la musica ormai la sa gestire con maestria. Lecita quindi qualche imperfezione e la comprensibile mancanza di un’intesa totale tra gli elementi.

Un inizio quello di questo festival all’insegna della crescita, che ha permesso anche a giovani studenti di essere attivamente partecipi alla rassegna. Progetto interessante: che sia di buon auspicio.

Fabrizio Odori

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