Di storie di droga e prostituzione intorno ai giardini della Passerella ce ne sono davvero tante. Quella però raccontata stamani dall’assessore Filippo Alessi alla stampa, durante la conferenza di presentazione della convenzione con Alp e Ali per la gestione dello spazio verde in via Sant’Antonio, ha lasciato tutti stupiti. Delle mamme infatti sono andate a denunciare la presenza di una prostituta che utilizzava il castello per bambini della Passerella come alcova dove appartarsi con i clienti. Ma non solo. Pare che a fare l’incredibile scoperta sia stato proprio un bambino che nel tentativo di entrare nella struttura giocattolo si è ritrovato di fronte la scena ambigua. Le mamme, scandalizzate per l’accaduto, hanno denunciato il tutto all’amministrazione comunale. E adesso si augurano che con la nuova gestione della struttura, “la principessa del castello” scelga un altro posto dove consumare la prestazione con i clienti.
S.D.B.
alle donne del castello piace fare solo quello
Piu’ che la principessa del castello quella mi pare piu’ la principessa sul pisello
Si può scherzare come si vuole,ma a Prato stà diventando un vero Porcaio!!
dal 26 maggio a Prato si e cambiato registro…
Ma dove eravate quando vi buttavano il fumo negli occhi con Visionaria, Settembre Pratese ecc ecc.. centinaia di migliaia di euro per qualcosa che non è difficile da fare ed ha molto impatto sull’opinione pubblica “pecorona”.. molti più difficile affrontare le piaghe sociali della nostra città.. meglio fare cose “semplici” e di effetto.. quel metodo alla Silvio che tanto piaceva alla giunta Cenni e che adesso fa riaffiorare tutti quei problemi mai affrontati e mai risolti… #rivotatelimiraccomando
Caro G999, purtroppo i pratesi hanno rivotato quelli che le piaghe sociali della società le hanno create. Te l’hanno mai detto che Visionaria, il Settembre Pratese e tutte le manifestazioni annesse sono costate meno di quanto i tuoi compagni elargivano solo ai giostrai della Fiera?
#purtroppolihannorivotati
Turba la realtà del bimbo offeso dalla scena ambigua. Ma rimane il fatto che i pratesi sanno fare solo i falsi moralismi ormai…