1 Luglio 2014

Misericordia, Cattedrale gremita per l’ultimo saluto a Luciano Pecchioli: il feretro portato a spalla dai Confratelli


Lo hanno portato a spalla dalle Cappelle del Commiato fino in cattedrale e poi di nuovo, dalla navata centrale a piedi fino al cimitero della Misericordia in via Galcianese. Così, con gli onori riservati ai Capi guardia d’Onore, i confratelli della Misericordia di Prato hanno voluto rendere l’ultimo saluto a Luciano Pecchioli, per molti anni esponente di spicco dell’Arciconfraternita morto domenica scorsa per una lunga malattia. Gremita la chiesa durante le esequie, presiedute dal vescovo Agostinelli e concelebrate da numerosi sacerdoti. Commossa e numerosa la presenza di quanti, tra autorità e persone vicine a Pecchioli e alla sua famiglia, hanno voluto rendere omaggio alla figura di un uomo molto amato. Il vicario generale mons. Nedo Mannucci lo ha ricordato come «un ragazzo, che ha messo impegno dedizione e generosità nel vivere nel servizio per la Chiesa, in particolare lui nella Misericordia in cui ha passato tutta la vita». 

A parlare dal pulpito per l’ultimo saluto è stato l’attuale proposto, Paolo Bandini, che si è rivolto a Pecchioli innanzi tutto come amico. l termine della funzione, il feretro è stato trasportato di nuovo in spalla, fino al cimitero della Misericordia in via Galcianese, dove la salma è stata sepolta.

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