20 Luglio 2014

Scuola Verdi, il professore condannato potrebbe continuare a insegnare. Il Direttore Ponzecchi: “Vicenda sconcertante, valuteremo cosa dice la legge”


Nonostante la condanna a dieci anni di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto di insegnamento, Massimo Gori a settembre potrebbe essere di nuovo un professore della Scuola comunale Verdi. Il Pm non ha richiesto al giudice misure cautelari, i fatti contestati sono avvenuti dieci anni fa e per questo il Tribunale di Grosseto ha ritenuto che non sussita pericolo di reiterazione del reato. Sia la detenzione che le pene accessorie saranno esecutive dopo il terzo grado di giudizio.
Tocca dunque alla Verdi tutelarsi e decidere come gestire questa situazione che il direttore Paolo Ponzecchi definisce “sconcertante e assolutamente inaspettata”. Nel 2012 Gori ha partecipato al bando di concorso della Scuola musicale pratese e l’anno successivo è stato chiamato a insegnare violino come supplente. Quest’anno ha insegnato da ottobre a giugno e siccome la graduatoria è triennale a Gori potrebbe essere rinnovato l’incarico anche per l’anno 2014-2015.
Ponzecchi, Gori insegnerà alla Verdi anche a settembre?
“I fatti sono recenti, io sono venuto a conoscenza della condanna venerdì e quindi dobbiamo capire come comportarci. Per adesso posso dire che è avvenuta una cosa molto grave che ci ha scossi. Da domani decideremo il da farsi con l’Ufficio legale del Comune”.
La sentenza è stata emessa il 16 luglio ma il processo è iniziato anni fa. Quando avete chiamato Gori non sapevate nulla?
“No, non sapevamo che fosse sotto processo. Gori era primo in graduatoria, quando lo abbiamo chiamato abbiamo fatto verificare all’Ufficio legale del Comune, come per tutti gli insegnanti, la sua posizione nel casellario giudiziario ma il risultato è stato negativo. Giravano solo alcune voci”.
Quindi eravate a conoscenza delle accuse nei suoi confronti?
“Sì, conosco i responsabili della scuola di musica di Grosseto, sapevamo che Gori aveva avuto problemi, ma nulla più. Posso dire che le voci a suo favore pronunciate da coloro che hanno lavorato a stretto contatto con lui, che lo descrivono come persona integerrima, sono molte di più di quelle negative. E anche io che l’ho conosciuto nei mesi passati per la sua presenza qui a Prato posso garantire che si tratta di un professionista molto qualificato”.
Che tipo è il professore?
“Estremamente competente, qui erano tutti contenti, nessuno si è mai lamentanto, anzi. Quando arriva un nuovo insegnante noi lo seguiamo con attenzione, cerchiamo di instaurare subito un rapporto stretto e facciamo molte verifiche del lavoro svolto. Ho avuto numerosi colloqui con lui e mi ha detto che si trovava molto bene”.
Ha ricevuto telefonate da genitori allarmati?
“No, non mi ha chiamato nessuno. Sono fuori Prato ma il mio numero lo conoscono molte famiglie, ma devo dire che fino a oggi non ho ricevuto nessuna telefonata di genitori preoccupati”.
Lei è direttore della Verdi da quindici anni, ha mai dovuto fare i conti con una situazione del genere?
“No, mai. Mi sono dovuto confrontare con situazioni spiacevoli ma non con fatti drammatici come questi”.
Lei pensa che Gori sia innocente?
“Non lo conosco abbastanza da poterlo giudicare, prima che venisse a Prato non lo avevo mai incontrato. Spero solo che tutto sia falso, è un augurio per tutti”.

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