7 Luglio 2014

“Stop al lavoro domenicale e più tempo per la famiglia”: il messaggio del Papa accolto con favore anche dai pratesi


“La domenica libera dal lavoro sta ad affermare che la priorità non è all’economico, ma all’umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari, amicali, per i credenti alla relazione con Dio e con la comunità”: non ha usato mezzi termini ieri papa Francesco durante la visita in Molise, luogo in cui ha deciso di tornare a sottolineare l’importanza del lavoro e insieme la necessità che questo rispetti il giorno di riposo e i momenti da dedicare alla famiglia e ai figli. E quella contro le aperture domenicali dei negozi e dei centri commerciali è una battaglia da sempre combattuta in maniera tenace anche a Prato, con le categorie sociali e produttive unanimi nel considerare le parole di Papa Bergoglio un’occasione per tornare a chiedere al governo il rispetto del giorno di riposo da dedicare agli affetti e alla propria casa. Soprattutto perché, considerando i risultati di questi anni, le aperture selvagge non hanno portato miglioramenti da un punto di vista economico e occupazionale.
“I nostri dati – sono le parole di Stefano Bellandi della Cisl – sottolineano quanto in questi ultimi anni si siano persi 100mila posti di lavoro e 28,5 miliardi di minori consumi: quindi le liberalizzazioni non hanno dato gli effetti sperati”. “Non è cambiato niente – dice Mauro Lassi, presidente di Confesercenti Prato – ma non è migliorato niente: le imprese continuano a chiudere e la grande distribuzione ha avuto una flessione. Le aperture sfrenate senza regole non hanno portato beneficio a nessuno”.
“Forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare la domenica è una vera libertà o meno” continua Papa Bergoglio: una questione accolta con gioia dalla Chiesa pratese, che da tempo chiede con forza il rispetto della domenica libera, sia ai tempi del vescovo Gastone Simoni che adesso con l’attuale presule Franco Agostinelli. “Il Papa – sottolinea il vicario generale della diocesi, mons. Nedo Mannucci – da una parte ha esaltato il lavoro e la necessità che ci sia, dall’altra ha affermato il bisogno di uno spazio di riposo. La nostra diocesi anche negli anni scorsi ha esaltato questo bisogno di un momento in cui l’uomo ritrovi se stesso e stia con la sua famiglia, e continueremo a farlo per affermare l’importanza della domenica”.

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andrea sperelli
andrea sperelli
9 anni fa

A me sembra un messaggio sbagliato. Cioè: sarebbe auspicabile ma in nessun paese che fa parte della globalizzazione questo succede ancora. Sarà una regressione ma tant’è.

Valentina
Valentina
9 anni fa

E che palle! Se vi fanno lavorare la domenica brontolate, se non lavorate brontolate, se fate part time brontolate e con il tempo pieno uguale! Ma chi vi regge! Se non vi va bene lavorare la domenica lasciate il posto a chi ha bisogno e non lavora

Leo
Leo
9 anni fa

Mi complimento con chi ha commentato prima di me per il gretto provincialismo. Se guardaste un po’ oltre vi rendereste conto che la produttività e il benessere non sono certo direttamente proporzionali esclusivamente alle ore di lavoro. Ma capisco che questo sia fin troppo difficile da comprendere…