Sacco di Prato e Miracolo della Madonna dei Papalini, venerdi le celebrazioni per il 502° anniversario


Venerdì 29 agosto Prato ricorda uno degli eventi più tragici legati alla sua storia: nel 1512 le truppe spagnole penetrarono in Toscana dal Mugello giungendo in città perpetrando, per ben 22 giorni, un violento saccheggio ricordato nei secoli a venire come il «Sacco di Prato».

Al triste avvenimento è legato anche un fatto miracoloso: quel giorno di cinquecento anni fa il monastero domenicano di San Vincenzo riuscì a salvarsi miracolosamente dalla devastazione dei soldati. Grazie all’intercessione di Maria, raffigurata nella statua della Madonna detta «dei Papalini», le monache claustrali evitarono violenze e saccheggi. Gli spagnoli, entrati nel monastero di via San Vincenzo, trovarono le religiose raccolte in preghiera davanti all’immagine sacra. Si soffermarono e caddero in ginocchio. Da feroci e crudeli, in un attimo divennero mansueti, si alzarono dandosi la mano l’un l’altro e risparmiarono il convento.

Ogni anno l’anniversario è commemorato dalle monache domenicane con una speciale celebrazione nella basilica di San Vincenzo e Santa Caterina De’ Ricci. Ecco il programma di quest’anno: venerdì 29 lodi alle 7,30 e messa alle 8 celebrata dal rettore del Seminario di Prato, can. Daniele Scaccini; alle 18,30 i vespri. Domenica 31 lodi alle 8 e messa alle 8,30 celebrata da don Gino Calamai, vice parroco di Coiano; vespri alle 18,45. Concluderà il tutto la processione con la comunità monastica. Durante i festeggiamenti la statua della Madonna e il Crocifisso miracoloso di Santa Caterina sono esposti alla grata del coro.

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